Palermo, 14 ottobre 2013 - "Abbiamo dato il via all’operazione Mare Nostrum". Così il minsitro dell’Interno, Angelino Alfano al termine del vertice a Palazzo Chigi sul tema immigrati. "Frontex - ha detto - continuerà ad operare, nel frattempo entrerà in vigore il regolamento di Eurosur e faccio presente che nelle ore scorse c’è stata un’importante operazione di blocco di una nave madre, l’arresto di tutto l’equipaggio e l’accompagnamento in sicurezza dei migranti. Un’operazione realizzata con l’aiuto decisivo di Frontex che va potenziato, resta in funzione e le operazioni vanno in addizione". Alfano ha spiegato che i barconi dei migranti che saranno intercettati non necessariamente saranno portati in Italia.

L'OPERAZIONE - Mare Nostrum "sarà un’operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane", ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro. Nell’operazione - ha spiegato il ministro - "utilizzeremo per la prima volta una nave anfibia che ha la capacità di esercitare il comando e controllo, con elicotteri a lungo raggio, capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi. Avremo 4 altre navi della Marina: due pattugliatori e due fregate" e altri velivoli.

I MEZZI - Quello che si attua con l’operazione Mare Nostrum, ha detto Mauro, è un “rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare che è già presente". "Finora il pattugliamento in alto mare avveniva con due grandi navi, con un equipaggio intorno agli 80 uomini", ha continuato il ministro, spiegando che ora per la prima volta al dispositivo si aggiungerà una nave anfibia classe San Giorgio, (cui appartengono il San Marco e il San Giusto), con relativi elicotteri. Ci saranno anche due fregate, con elicottero a bordo, e due pattugliatori, anch’essi con la possibilità di imbarcare un elicottero ciascuna. Queste navi "si alterneranno", ha detto. Loro compito quello di "rendere l’area che viene pattugliata più agevole per chi si trova in difficoltà e più pericolosa per le navi-madri che tanti problemi ci creano". Del dispositivo faranno poi parte due elicotteri Eh101 della Marina militare, con strumenti ottici a infrarossi e radar di ricerca di superficie, impiegabili anche da Lampedusa o da Pantelleria; un velivolo P180 dotato di tecnologia per visione notturna, impiegabile da Lampedusa; una unità navale di trasporto costiero come la Tremiti che ha operato in questi giorni; un velivolo di pattugliamento marittimo Atlantic con equipaggio misto Marina-Aeronautica che partirà dall’aeroporto di Sigonella. Ci saranno poi, ha continuato Mauro, "sistemi a pilotaggio remoto", cioè droni, per avere "il massimo della sorveglianza possibile in tutta l’area". "Ulteriore apporto - ha concluso - arriva dalle nostre reti radar dia della Marina che delle Capitanerie di porto".

LETTA: INTOLLERABILE MARE PIENO DI MORTI  - "Abbiamo parlato della tragedia di Lampedusa, ho spiegato il senso della nostra operazione militare e umanitaria nel Mediterraneo, una missione aeronavale importante che inizierà domani perché per noi è intollerabile che il Mediterraneo sia un mare di morte. Ho chiesto a Katainen come ad altri paesi di aiutarci". Lo ha detto il premier Enrico Letta, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, parlando con il Primo ministro della Repubblica di Finlandia, Jyrki Katainen. “Abbiamo anche discusso inseme di come rinforzare Frontex a livello europeo, ne discuteremo al Consiglio del 24-25 ottobre”. "Ho espresso condoglianza per la tragedia di Lampedusa e abbiamo discusso su come è necessario un più stretto contatto a livello Ue per rafforzare Frontex e abbiamo discusso su aiuto bilaterale da parte della Finalndia’’. Così il primo ministro della Repubblica di Finlandia Jyrki Katainen ha concordato con il premier Enrico Letta.

FRONTE COMUNE CON MALTA - Malta e l’Italia discuteranno insieme i punti da proporre all’Unione europea sulle misure da adottare nei confronti dei Paesi di partenza degli immigrati. A renderlo noto alla Valletta il Ministro dell’interno maltese, Emanuel Mallia, durante un dibattito parlamentare, in cui ha detto anche che Malta sosterrà l’Italia nella sua richiesta di cambiamenti sostanziali nella politica dell’agenzia di gestione delle frontiere, Frontex.

SCHULZ, LA GERMANIA AIUTI L'ITALIA  - La Germania deve aiutare l’Italia a far fronte all’emergenza immigrati sia sul piano finanziario che accogliendo più profughi: è l’appello lanciato in un’intervista allo Spiegel dal presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Per l’esponente della Spd tedesca e del Pse, è “una realtà” che Germania ed Europa sono ormai “un Paese e un continente di immigrazione, che ci piaccia o no”. Alla domanda se la Germania debba aiutare l’Italia che si trova in prima linea per gli sbarchi di migranti, Schulz ha risposto senza esitazione: “Sì, possiamo permettercelo sia finanziariamente che per quanto riguarda l’accoglienza di altri profughi. Di fronte alle drammatiche immagini di Lampedusa trovo la cosa normale”. “Non si può lasciare sola né l’Italia, né Malta, questo deve essere un compito europeo”, ha insistito il presidente dell’Europarlamento. “Se ci sono 10mila profughi in un’isola di 6mila abitanti come Lampedusa, per l’isola è una catastrofe”, ha osservato, “se si ripartiscono 10mila persone tra 507 milioni di europei di 28 Paesi, la cosa si può fare”.

LIBIA, TROPPI IMMIGRATI PRONTI A PARTIRE PER L'EUROPA: LO ZOO DIVENTA CENTRO RACCOLTA - Sono talmente tanti i migranti africani arrivati in Libia con l’intenzione di raggiungere l’Europa che lo zoo di Tripoli è stato trasformato in un centro di raccolta. E’ quanto scrive oggi il Guardian, precisando che a fronte del sovraffollamento dei 22 centri per rifugiati, lo zoo, chiuso dal 2011, viene usato per accogliere i migranti raccolti nelle strade. Sono oltre 50 gli africani che ogni giorno vengono portati nella struttura. "I numeri degli arrivi stanno cambiando in modo incredibile - ha detto al Guardian Said Ben Suleiman, vicecomandante della Brigata Supporto 20, che gestisce il centro - ne deportiamo 10 e ne troviamo centinaia che arrivano".

A fronte delle nuove misure adottate dalla polizia per catturare i trafficanti di esseri umani, questi ultimi hanno messo a punto nuove modalità per evitare l’arresto. “I trafficanti fanno in modo di non farsi trovare con i migranti quando arrivano le barche a caricarli - ha precisato Suleiman - quello che fanno è acquistare una barca a poco prezzo, quindi danno le chiavi a uno dei migranti, così il capitano viene scelto tra di loro. Significa che si avventurano in mare senza alcuna preparazione”.

Sarebbe stata questa modalità a causare i naufragi al largo di Lampedusa, secondo Suleiman. Molti migranti arrivano a Tripoli senza il denaro necessario per il viaggio, che costa almeno 1.000 euro. “Tutti hanno in testa che l’Europa è meglio della Libia, ma il viaggio costa molto - ha aggiunto - tutti vogliono l’Europa, ma non tutti possono permetterselo”.

NUOVI SBARCHI - Un motopesca con a bordo oltre 150 migranti di diversa etnia è approdato stamani al porto di Lampedusa. L’imbarcazione non era stata avvistata in precedenza, ed ha raggiunto senza problemi il molo della maggiore delle Pelagie. Tra gli extracomunitari ci sono anche donne e bambini, tutti in buone condizioni di salute. I migranti, assistiti al loro arrivo da forze dell’ordine e volontari, sono stati trasferiti al centro d’accoglienza di Contrada Imbriacola già stipato con un migliaio di ospiti. Intanto, anche oggi proseguiranno le operazioni di trasferimento delle bare con le spoglie delle vittime del naufragio dello scorso 3 ottobre. Ieri hanno lasciato l’isola, alla volta di Porto Empedocle, le prime 150 casse imbarcate sulla nave “Cassiopea”. Stamani la nave “Libra” ne caricherà altre salpando alla volta del porto agrigentino.