Roma, 17 ottobre 2013  - Biciclette vietate a Calcutta, una delle città più inquinate al mondo, per ridurre il traffico. Questa la decisione adottata di recente dalle autorità locali, in una città che conta 14 milioni di abitanti, e che ha sollevato forti proteste da parte di lavoratori e ambientalisti.

Il primo divieto di girare in bicicletta risale al 2008, quando le autorità cittadine lo imposero in circa una trentina di strade, ricorda il Washington Post. Ma il commissario di polizia ha deciso di recente di rafforzare la misura, vietando biciclette, risciò senza motore, carretti e pulmini trainati da biciclette in 174 strade. Sebbene in alcune strade si possa ancora girare su due ruote dopo le ore di punta, gli ambientalisti hanno denunciato come le nuove restrizioni equivalgano a vietare le biciclette in tutta la città.

Gli stessi ambientalisti hanno sottolineato anche l’illogicità della misura, a fronte di un peggioramento dell’inquinamento atmosferico in Asia. “E’ assolutamente fuori pista, devono fare retromarcia - ha detto al Wp Anumita Roy Chowdhury, direttore per la ricerca del Centro per la scienza e l’ambiente di Nuova Delhi - nella nostra parte di mondo, dobbiamo tenere le persone sulle biciclette e sui mezzi pubblici, non costringerle nelle macchine”.

Il divieto ha anche complicato la vita a quanti dipendono professionalmente dalle due ruote, come i lattai. “La prima volta che mi hanno fermato sono rimasto scioccato - ha raccontato al Wp Mehmood Khan, già multato 15 volte - i poliziotti mi dissero che la mia bicicletta era vietata. Cosa posso fare? Non ho alternative, quindi verrò multato e multato e multato ancora”.