Roma, 23 ottobre 2013 - Papa Francesco andrà in visita al Quirinale il prossimo 14 novembre. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi. Il presidente Giorgio Napolitano aveva reso visita ufficiale al pontefice l’8 giugno scorso, poche settimane dopo l’elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio pontificio. Nei tradizionalmente cordiali rapporti tra la Santa Sede e l’Italia, i papi non hanno mai mancato di andare in visita al Quirinale nei mesi successivi all’elezione.

UDIENZA GENERALE - Prima dell'udienza generale del mercoledì davanti a oltre 100mila fedeli, Bergoglio ha parlato di detenuti ricevendo nell'aula Paolo VI 150 cappellani delle carceri italiane. "Anche Dio è un carcerato", "sta in cella con i deboli", "mentre i pesci grossi nuotano liberamente nelle acque", ha detto il Papa.

Dopo aver spiegato che il Signore è "lì, piange con loro, lavora con loro, vive con loro", Francesco ha raccontato che ogni tanto riceve lettere dai carcerati di Buenos Aires, che andava a trovare quando era arcivescovo, e che "a volte chiamo la domenica, mi faccio una chiacchiera, poi penso perché lui è lì e io no, penso che ho tanti e più meriti di lui per stare lì, e quello mi fa bene" mi chiedo "perché lui è caduto e io no, mi fa bene, mi fa pregare". Durante l'udienza è stata donata al Papa una borsa fabbricata per lui dalle detenute del carcere femminile di Rebibbia, con la speranza che la usi per i suoi viaggi.

ALLONTANATO IL VESCOVO DI LIMBURG - Intanto è di oggi la notizia dell'allontanamento dalla sua diocesi del controverso vescovo tedesco di Limburg, Franz-Peter Tebartz-van Elst, al centro da settimane di polemiche per le spese eccessive di costruzione della sua residenza. Papa Francesco, infatti, ha stabilito che l'alto prelato trascorrerà "un periodo di permanenza fuori dalla diocesi" e ha costituito “una commissione per intraprendere un esame approfondito della questione della costruzione della sede episcopale". Durante l’assenza del vescovo, entra in carica un nuovo vicario generale, Wolfgang Roesch.