Roma, 28 ottobre 2013  - Una “sintonia fondamentale”. Con questo clima si è svolto oggi l’incontro in Vaticano, tra Papa Francesco e il premio Nobel Aung San Suu Kyi. Padre Lombardi ha riferito che l’udienza si è bastata su temi che sono a cuore al Pontefice come “la cultura dell’incontro”. “Un cordialissimo incontro”, lo ha definito il portavoce della sala stampa vaticana parlando del premio Nobel come di una “figura di grandissima autorevolezza e significato”. “Il Papa stesso - ha ricordato Lombardi - si impegna per la pace e la convivenza e assicura la sua preghiera per il Myanmar”.

PRODI - Il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi è un “simbolo della più alta integrità e coraggio” e gli italiani “la amano e la ammirano”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, in un messaggio inviato alla leader della Lega nazionale per la democrazia di Myanmar in occasione della sua visita in Italia.
“Sono molto dispiaciuto dal dover prendere atto che lei sarà qui proprio quando io sarò impegnato nell’insegnamento presso la Brown University in Rhode Island senza avere alcuna possibilità di cambiare la mia agenda - ha spiegato Prodi -. Sono certo che la visita a Roma le piacerà a spero che le possa ancor più piacere il soggiorno nella mia città: Bologna”. San Suu Kyi, infatti, sarà nel capoluogo emiliano mercoledì per ricevere la cittadinanza ordinaria e la laurea ad honorem in Filosofia conferitale dall’università nel 2000. “Nella mia ‘Alma Mater’, la più antica università in Europa - ha scritto l’ex presidente della Commissione europea -, non riceverà solo una solenne laurea ad honorem ma sentirà quanto gli italiani la amino e la ammirino non solo come persona ma anche come un simbolo della più alta integrità e coraggio. La sua vita è un esempio per tutti noi”.