Enrico Agnessi

IMOLA (Bologna), 14 novembre 2013 - TRENTA milioni per due chilometri e mezzo di strada, 12mila euro ogni metro di asfalto. Un’opera ritenuta «strategica e indispensabile» per il collegamento nord-sud della città, ma che nei fatti resta una grande incompiuta, tanto che l’asse di cemento finisce contro un muro di terra ed erba. È la bretella di Imola, nel Bolognese, il Sunset Boulevard del comune emiliano-romagnolo.
Ai cittadini è già costata 18,6 milioni di euro, un oceano di polemiche — in mezzo c’è stato anche un duplice pronunciamento Tar-Consiglio di Stato — ma il suo completamento resta ancora lontano. E forse non ci sarà mai.
I lavori in via della Costituzione, per l’asse che attraversa il quartiere residenziale Pedagna Ovest, sono iniziati nel 2006. Il progetto originario prevedeva l’inizio dal sottopasso della via Emilia, in continuità dell’asse attrezzato esistente, e la fine su via Montanara, in corrispondenza dell’intersezione con via Punta. Per arrivarci, però, mancano ancora un chilometro di strada e — soprattutto — una dozzina di milioni che, in un momento come questo, di certo il Comune non tirerà fuori.

I PRIMI MILLE metri della bretella sono stati inaugurati l’8 novembre 2008 dal sindaco (ieri come oggi) Daniele Manca, assieme all’allora deputato del Pd, Massimo Marchignoli, primo cittadino imolese fino alla primavera di quell’anno nonché artefice principale dell’opera. Si va dalla rotatoria di via Villa Clelia fino a via Salvo D’Acquisto: costo dell’operazione, finanziata dal Comune, 12 milioni di euro.
A dare il via libera era stato, poche settimane prima, il Consiglio di Stato, che aveva accolto il ricorso dell’amministrazione contro il pronunciamento del Tar. In primo grado, infatti, il tribunale regionale aveva ordinato la sospensione dei lavori chiesta dal Wwf e da un comitato di cittadini attraverso la raccolta di circa 5mila firme.

NEL DICEMBRE del 2008 sono iniziati i lavori per il nuovo tratto stradale, della lunghezza di circa 500 metri, che mette in collegamento il tratto già realizzato del primo stralcio in direzione sud. Il secondo taglio del nastro è andato in scena nel luglio 2010, dopo che sono stati spesi altri 6,6 milioni di euro.

ULTIMO capitolo della vicenda, ancora tutto da scrivere, è quello relativo alla terza e conclusiva porzione di strada, che da via Salvo D’Acquisto dovrebbe prolungare l’asse attrezzato fino a via Punta, ma che oggi non va proprio da nessuna parte.
Inizialmente, il completamento dell’opera era previsto addirittura nel 2011, per un costo originario (oggi forse da rivedere) di 12 milioni. Cosa fare, dunque, arrivati a questo punto? Il progetto resta nel cassetto e la via indicata negli ultimi tempi dal Comune è chiara: servono finanziamenti pubblici, con il costo che deve incidere sulla Società Autostrade e sulla Regione perché quella è un’opera che interessa non solo la città di Imola. Per il momento, però, la strada pare senza via d’uscita.