Roma, 21 novembre 2013 - Il giorno dopo i primi funerali delle vittime dell'alluvione in Sardegna, il Consiglio dei ministri ha deciso di indire per domani il lutto nazionale in ricordo delle vittime dell’alluvione che ha colpito la Sardegna. Ieri il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, aveva dichiarato il lutto per due giorni. Anche oggi in tutti gli uffici regionali ci saranno le bandiere a mezz’asta.

La riunione del Consiglio dei ministri, come si legge sul profilo Twitter di palazzo Chigi, è iniziata con un minuto di silenzio per le vittime del maltempo in Sardegna

IL CENSIMENTO - Comincia oggi il censimento delle imprese artigiane colpite dall’alluvione. Le sedi provinciali dI Confartigianato da stamane raccoglieranno segnalazioni, dati e informazioni dagli imprenditori sull’entità dei danni subiti e anche sulla situazione delle infrastrutture viarie e dei sottoservizi. L'idea è di "creare una banca dati da mettere subito a disposizione per accelerare al massimo la ripresa e accompagnare le imprese nella fase di ricostruzione e richiesta di assistenza”.

EQUITALIA BLOCCHERA' LE CARTELLE - “Attilio Befera ci ha garantito che si muoverà per sospendere le cartelle Equitalia in Sardegna e già oggi, dopo il nostro intervento, ha bloccato tutte le azioni giudiziarie in corso, per cui possiamo rassicurare i cittadini sardi che queste azioni giudiziarie sono state bloccate”. Lo annuncia, dai microfoni di Radio Radicale, il presidente della commissione bicamerale di controllo sugli enti gestori, Lello Di Gioia (Psi).

“E’ un atto importante - ha detto Di Gioia - che consente di dare un minimo di respiro per l’economia di quella realtà dopo il dramma in questi giorni, al di là delle risposte immediate del governo”. In Sardegna, ha detto ancora, “ci sono tante aziende devastate da questo intervento e che devono comunque pagare contributi sia previdenziali che assistenziali. Per questo abbiamo chiesto all’Inps di verificare le condizioni perché questi contributi vengano sospesi, l’Inps si è resa disponibile e quindi possiamo ben sperare che questi contributi verranno sospesi”.

INCHIESTE PER DISASTRO - Dopo le 16 persone morte e la catastrofe causata dal ciclone in Sardegna sono scattate due inchieste per disastro colposo, una nella Procura della Repubblica di Tempio Pausania, l’altra in quella di Nuoro. La magistratura inquirente ha richiesto alle amministrazioni maggiormente coinvolte nella catastrofe di lunedì scorso i progetti, le delibere e tutto quanto possa consentire di far chiarezza su opere stradali, manufatti, edifici, strutture e pianificazioni urbanistiche che hanno visto la luce negli ultimi anni.

IL DISPERSO E GLI SFOLLATI - Non c’è ancora traccia di Giovanni Farre, 62 anni, l’allevatore di Bitti travolto lunedì sera nelle campagne di Onanì (Nuoro) da una piena d’acqua mentre cercava di mettere al riparo il bestiame: i volontari della protezione civile e i vigili del fuoco con attrezzature speciali stanno cercando il corpo ininterrottamente, disperando ormai di poterlo trovare in vita. E’ in calo intanto il numero degli sfollati, secondo l’aggiornamento reso noto stamane dalla Protezione civile regionale: sono 767, dei quali 270 nei centri di accoglienza allestiti in scuole, palestre, parrocchie, alberghi e strutture extra-alberghiere e 497 ospiti in case di parenti o conoscenti.

LE PREVISIONI - Tecnicamente il bollettino parla di un “livello di moderata criticità” per rischio idrogeologico nell’Iglesiente, Campidano, Logudoro, Gallura, e nei bacini Flumendosa Flumineddu, Montevecchio Pischilappiu e Tirso. La paura fa il resto, facendo temere nuove ondate di quell’acqua che in dodici ore ha travolto e stravolto le vite di migliaia di persone: si prevedono precipitazioni a carattere di rovescio o temporale, anche di forte intensità, e raffiche di vento fino a 100 chilometri all’ora.

LE POLEMICHE E GABRIELLI - Le polemiche inevitabilmente imperversano: si sta cercando ora di capire se l’allarme inviato ai sindaci domenica sia giunto a destinazione almeno via sms - gli uffici comunali erano chiusi e dunque i fax non sono stati letti - e se fosse adeguato alla gravità della situazione. Oggi alle 17 il Consiglio regionale, in una seduta straordinaria nel pieno della sessione di bilancio, approverà una legge per sopprimere i fondi dei gruppi consiliari e recuperare così 530 milioni di euro del milione 350mila che la presidente Claudia Lombardo e i capigruppo hanno deciso di destinare agli aiuti ai sardi colpiti dall’alluvione.

“Anche oggi ho letto cose disdicevoli, sembra che voglio accusare e scaricare: io mi picco di voler ribadire quelle che sono le leggi, se non si capisce di chi sono le responsabilità ci adeguiamo allo sport di tutti responsabili, nessuno responsabile. Basta accuse e difese generalizzate”, dice il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli,

LE PRIORITA' DI ORLANDO - Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando lancia l'allarme: "Sul dissesto idrogeologico stiamo ripetendo l’errore fatto in passato con la finanza pubblica - dice all'Unità - Si accumula un debito che viene scaricato sulle generazioni future". Per il ministro "a livello nazionale dobbiamo far sì che la lotta al dissesto idrogeologico diventi una priorità. In questo momento tra la realizzazione di una piazza e gli interventi di sistemazione di un fiume, sono più importanti quest’ultimi".

Il documento di strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici "resterà aperto fino a dicembre alla consultazione delle parti interessate. Deve poi essere supportato, anche economicamente, come la più grande vera opera infrastrutturale del Paese", dice Orlando, secondo cui, se la strategia di adattamento fosse già stata applicata, in Sardegna sarebbe cambiato "molto".

Il ministro non nasconde "un problema di risorse. Sarebbe stato ragionevole stanziare quest’anno 500 milioni di euro, invece di 30. Però vi è anche il problema della gestione della spesa. Solo una parte dei due miliardi messi a disposizione è stata poi effettivamente spesa", afferma. "Questo è legato anche al Patto di Stabilità, che ritengo debba essere rivisto in modo più intelligente. A livello Ue deve essere modificato, in modo di non conteggiare la parte relativa alla lotta al dissesto idrogeologico".

STABILITA', OK A ALTRE RISORSE - Dopo giorni di stallo, la commissione Bilancio del Senato ha approvato all’unanimità l’emendamento dei relatori al ddl stabilità che prevede altre risorse per la Sardegna: 27,6 milioni di euro nel 2014 “per un piano di interventi urgenti per la messa in sicurezza e ripristino del territorio”, 50 milioni di euro per l’anno 2015 assegnati dal Cipe “a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione relative alla programmazione nazionale 2014-2015, che si aggiungono a quelle già stanziate per la Regione Sardegna dal Cipe nel maggio 2012 che ammontano a 25,85 milioni di euro e che “non” saranno assogettate al patto di stabilità interno. Infine, per il ripristino delle infrastrutture, il commissario delegato può avvalersi di Anas che provvede “in via di anticipazione”.