Roma, 21 novembre 2013 - Accedere gratuitamente a riviste, quotidiani e libri era tanto facile quanto navigare sul web. Il nucleo frodi tecnologiche della Guardia di finanza ha interrotto l’attività di 13 siti che consentivano di consultare e scaricare riviste e quotidiani, talvolta anche in concomitanza con la loro distribuzione nelle edicole, in violazione del diritto d’autore.

I siti, tutti su server esteri, erano destinatari di milioni di contatti e utilizzavano i contenuti delle case editrici, indebitamente ottenuti, creando maxi edicole digitali, dalla cui visione acquisivano illeciti ingenti guadagni sfruttando i sistemi pubblicitari cosiddetti ‘pay per click’ ovvero attraverso banner e pop-up.

La struttura di queste edicole era talmente ben congegnata che consentiva, addirittura con motori di ricerca interni, di trovare più facilmente i contenuti. I gestori dei siti, sfruttando sofisticati sistemi di anonimizzazione e allocando le risorse su piattaforme sparse in tutto il mondo, non sono tuttavia sfuggiti alla rete degli investigatori che, sulla scorta di provvedimenti cautelari emessi dal tribunale di Roma, hanno posto sotto sequestro i siti illegali con l’operazione ‘Free Magazines’.

L’attività, svolta in collaborazione con la Federazione italiana editori giornali (Fieg), nell’ambito dei rapporti istituzionali con le associazioni di categoria, si inquadra nel più ampio contesto della tutela della sicurezza economica delle imprese italiane, che il legislatore ha affidato in via esclusiva alla guarda di finanza.