San Lazzaro di Savena (Bologna), 29 novembre 2013 - Il Comune di San Lazzaro di Savena ha voluto la bicicletta. Ma adesso non si pedala. Perché le diciotto costosissime biciclette — si parla di un progetto da 170.000 euro finanziato per l’80 per cento dallo Stato — del sistema bike sharing a pedalata assistita sono tutte in riparazione dopo i danni causati dai vandali. Soltanto una è presente nelle due postazioni di viale Repubblica (dietro al municipio) e via Caselle (davanti alla stazione del Sfm, servizio ferroviario metropolitano), ma è inutilizzabile perché senza manubrio. Sarà che, a sei mesi dal suo inizio, è ancora in fase di rodaggio perché non tutti sanno che possono parcheggiare l’auto nei parcheggi e proseguire in bicicletta, ma, soprattutto a causa degli atti vandalici, il bilancio del bike sharing (appena 4 abbonamenti) è tutt’altro che roseo. E così le colonnine senza due ruote del piccolo Comune sono già diventate una barzelletta. "È un’iniziativa carina — sottolinea un residente, Andrea Cariati, che vuole comunque vedere il bicchiere mezzo pieno — perché incentivare l’uso delle due ruote è giusto, ma l’ultima volta che ho visto una bicicletta nella postazione di viale Repubblica, è stato circa un mese fa. La voce che circola in paese è che gli abbonati al servizio siano soltanto quattro". Il bike sharing, a San Lazzaro, è stato realizzato grazie ad un finanziamento di 110mila euro del ministero dell’ambiente. Inizialmente era prevista una sola postazione alla stazione Sfm di via Caselle con 10 biciclette a pedalata assistita e, poi, la Regione ha assegnato al Comune, in comodato d’uso gratuito, ulteriori 10 bici di tipo tradizionale, complete di colonnine di posteggio e totem informativi. Il sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli, prima di definire il bike Sharing un flop, aspetta che finisca il periodo di prova e vengano messi in campo gli opportuni aggiustamenti.

"Il servizio — spiega il primo cittadino — è stato attivato in via sperimentale il 12 maggio 2013, con l’obiettivo di monitorarne il funzionamento entro il 31 dicembre, valutarne le criticità e individuare i correttivi. Senza contare una campagna di informazione rivolta ai potenziali utenti". Macciantelli traccia un primo bilancio: "Ad oggi sono stati richiesti e attivati solo 4 abbonamenti. La potenzialità del servizio è limitata dal fatto che il sistema è chiuso rispetto all’utilizzo anche in altri comuni limitrofi, che purtroppo non hanno nei fatti aderito al progetto complessivo. Non è quindi possibile prelevare una bicicletta a San Lazzaro per lasciarla in un altro comune. Del resto, si sono verificati degli atti vandalici che hanno comportato la rimozione delle biciclette danneggiate per la riparazione; tali episodi si sono verificati in tutte le altre analoghe esperienze".

Il sindaco non getta la spugna: "Stiamo pensando ad una leggera riduzione del costo di attivazione e delle tariffe orarie per rendere più accessibile il servizio ai potenziali utenti, fino a prevedere agevolazioni particolari ai possessori di abbonamento ferroviario, studenti o l’attivazione gratuita in alcuni casi. Non solo, pensiamo ad un potenziamento del sistema di videosorveglianza, installando un’ulteriore telecamera in via Repubblica. Bisogna tuttavia essere consapevoli della relativa efficacia del video-controllo in quanto non è sempre possibile identificare i responsabili degli atti vandalici".