Roma, 18 dicembre 2013 - Un terremoto di magnitudo 3.9 è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Ingv nel distretto sismico di Gubbio alle ore 11,58. Il sisma si è verificato a 8,9 km di profondità e la scossa è stata avverita nei comuni di Cantiano (Pesaro-Urbino), Costacciaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, in provincia di Perugia.

L'ANALISI DEI SISMOLOGI - Il bacino di Gubbio è scosso da sequenze sismiche che si ripetono con molta frequenza e il 19 aprile 1984 è stato colpito da un terremoto di magnitudo 5,2 nella zona di Urbino. Lo rilevano i sismologi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Quello avvenuto oggi e’ stato un terremoto "almeno mille volte più debole rispetto al terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, ma il tipo di faglia che lo ha generato è identico", ha osservato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv, Alberto Michelini. Il meccanismo è infatti comune a quello che genera i terremoti nell’Appennino centrale: "E' una deformazione di tipo estensionale", spiega il funzionario si sala sismica Giulio Selvaggi. Vale a dire che i due blocchi separati dalla faglia su allontanano l’uno rispetto all’altro. Il bacino di Gubbio è una zona nella quale le sequenze sismiche anche lunghe e che possono ripetersi con molta frequenza, a partire da Norcia verso Nord. "Il terremoto del 1984 è stato un campanello di allarme", ha rilevato Selvaggi. "Speriamo - ha aggiunto - che dopo quell’episodio siano state adottate misure precauzionali grazie alle quali palazzi e case possano resistere a scosse sismiche importanti".

EMILIA - Alle 5 di questa mattina,invece, una lieve scossa, di magnitudo 2.6, ha colpito il modenese. Il sisma è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV con epicentro nel distretto sismico del Frignano, alto appennino modenese