Caserta, 21 dicembre 2013 - Arrestato per tentata concussione il sindaco di Sant’Arpino, comune del Casertano, Eugenio Di Santo. Il primo cittadino, posto ai domiciliari, è stato recentemente rieletto per la seconda volta nella lista 'Alleanza Democratica'.

Secondo l'accusa avrebbe abusato del suo ruolo di sindaco pretendendo un braccialetto di diamanti del valore di 2-3 mila euro dall’imprenditore che si era aggiudicato l’appalto per la mensa dell’Istituto scolastico comprensivo del Comune di Sant’Arpino.

Dalle indagini, condotte dai carabinieri, è emerso che Di Santo organizzava periodici incontri con la vittima, con la scusa di dover parlare di tematiche relative ai menù per i bambini affetti da celiachia (problematica accertata come inesistente dagli stessi militari) per mascherare la richiesta del bracciale. Il sindaco, inoltre, avrebbe anche offerto all’imprenditore l’alternativa di pagare una somma di danaro corrispondente al valore del braccialetto, somma da girare ad un giudice, risultato essere un personaggio inventato.

L'imprenditore però ha sempre rifiutato le richieste di regali e denaro. La storia è venuta fuori grazie alle intercettazioni telefoniche. Nel corso dell’ultimo incontro il sindaco campano, per farsi consegnare il danaro, ha fatto leva invece sulla provvisorietà del contratto d’appalto, di durata annuale, facendo capire all’imprenditore che avrebbe dovuto "ragionare in prospettiva". Anche in questo caso, però, il rifuto è stato secco.