Città del Vaticano, 19 gennaio 2014 - "Bella Fra'!". Con queste singolari parole di benvenuto - scritte su uno striscione bianco - Papa Francesco è stato salutato dai ragazzi dell'oratorio salesiano di via Marsala, nel cortile del Centro 'Don Bosco', dove ha incontrato un centinaio di rifugiati e senzatetto dei 400 che vi ricevono aiuto e assistenza. Attraversato poi nuovamente il cortile gremito da un migliaio di fedeli, Francesco è entrato nella sacrestia della Basilica dove lo aspettavano alcuni fedeli che hanno chiesto e ottenuto di essere confessati dal Papa.

IL CENTRO - La casa di via Marsala 42 ospita circa 400 rifugiati e richiedenti asilo, cristiani e non, provenienti da Somalia, Eritrea, Gambia, Camerun, Afganistan, Iraq, Iran, Kurdistan, Congo, Costa D`Avorio, Egitto, Siria, Sudan, Pakistan, Turchia e Ghana. Tra i senza dimora, ci sono molti italiani. Alcuni di loro sono diventati a loro volta volontari e svolgono servizi di sostegno e attenzione nella Stazione Termini verso altri poveri insieme ai giovani volontari.

L'INCONTRO CON I FEDELI - "Buon pomeriggio, grazie dell’accoglienza e del calore dell’accoglienza. Il Signore ci benedica tutti anche con questa acqua. Ringraziamo Dio per la pioggia benedetta che scende". Al suo arrivo alla Basilica del Sacro Cuore di via Marsala Papa Francesco ha salutato così i parrocchiani. Mentre continuava a piovere e il Pontefice pronunciava queste parole sono spuntati alcuni raggi di sole, che hanno dato vita ad uno splendido arcobaleno. "Voglio rimanere qui alcune ore per incontrare i gruppi e celebrare la messa", ha promesso Francesco ai ragazzi. "Vogliamo ringraziare Gesù che ha fatto venire il Papa da noi oggi", lo ha salutato un bambino a nome di tutti. Poi un piccolo filippino ha invocato la preghiera del Pontefice sulle famiglie del quartiere. E un giovane africano gli ha chiesto: "Prega per il Congo". "Tanta ma proprio tanta gente - gli ha detto il parroco don Valerio Baresi - avrebbe voluto essere qui oggi. Un mare di gente ha continuato ad affermare di appartenere al Sacro Cuore, la sua visita ha fatto moltiplicare il numero dei parrocchiani e delle nostre vocazioni: tutti volevano essere in questo cortile oggi per vedere il Papa. Da parte nostra - ha concluso il sacerdote - desideriamo che questa gioia non appartenga solo a noi ma vogliamo condividerla con tutti".

HA SALUTATO I FEDELI UNO A UNO - Non si è risparmiato Papa Francesco nella sua visita. Dopo l’incontro a porte chiuse con le persone senza fissa dimora, si è voluto a lungo intrattenere nel cortile della basilica salutando uno ad uno i fedeli radunati per l’incontro. In particolare Bergoglio ha baciato i bambini e di ciascuno ha voluto conoscere il nome. Quando stava per entrare all’interno, dove ha celebrato una messa, incalzato dalla folla che chiedeva di poterlo ancora salutare ed abbracciare, ha guardato l’orologio e si è concesso ancora un giro tra i fedeli entusiasti.