Roma, 20 gennaio 2014 - E' morto il direttore d'orchestra Claudio Abbado. Il maestro, che era da tempo malato, si è spento all'età di 80 anni a Bologna. A darne notizia sono stati i suoi familiari. Abbado è deceduto "serenamente, circondato dalla sua famiglia", hanno comunicato i suoi cari. La camera ardente verrà allestita nella chiesa di Santo Stefano a Bologna domani dalle 14 a mezzanotte e mercoledì, dalle 8.30 a mezzanotte. I funerali, per volontà dei familiari, avverranno in forma strettamente privata. 

Abbado è stato direttore musicale della Scala, della Staatsoper di Vienna e direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica di Berlino. Il 30 agosto scorso il presidente Giorgio Napolitano lo aveva nominato senatore a vita (VIDEO). Nell'accettare dell’incarico parlamentare, Abbado aveva dato una risposta dalla quale traspariva la preoccupazione per il proprio stato di salute, dicendo di sperare che le sue condizioni fisiche gli consentissero di onorare con impegno pieno il mandato ricevuto. A dicembre aveva deciso di rinunciare allo stipendio da senatore per devolverlo alla scuola di Musica di Fiesole a sostegno di borse di studio.

Da tempo, però, non frequentava Palazzo Madama e la sua vita pubblica era di fatto cessata. Le sue
condizioni di salute erano da tempo piuttosto precarie
: aveva cancellato gli impegni con l’Accademia di Santa Cecilia già nel novembre scorso e dall’11 gennaio l’attività dell’Orchestra Mozart.

LA VITA - Nato a Milano il 26 giugno nel 1933, figlio del violinista Michelangelo. Dopo gli studi al Conservatorio di Milano, aveva iniziato nel 1958 la sua attività direttoriale in Italia e all’estero: è stato direttore stabile della Scala (1968-86), sino al 1991 della Staatsoper di Vienna (1986-1991), quindi sino al 2002 ha diretto la Berliner filarmoniker orchestra, per poi dedicarsi alla Chamber orchestra of Europe (da lui istituita nel 1978). Aveva fondato nel 1986, per valorizzare i giovani musicisti, la Mahler Jugendorchestra, nel 2003 l’Orchestra del Festival di Lucerna e nel 2004 l’Orchestra Mozart di Bologna.

Abbado era stato insignito di onorificenze e riconoscimenti in tutto il mondo (in Italia dal 1984 era cavaliere di Gran Croce). Nel suo ampio repertorio recente, oltre ai compositori dell’ultimo romanticismo, emergono le avanguardie del Novecento e i musicisti contemporanei. Il 30 agosto scorso era giunta la nomina a senatore a vita.

IL CORDOGLIO - Unanime il cordoglio per la sua scomparsa sia da parte delle istituzioni che dal mondo della cultura. "La scomparsa di Claudio Abbado è motivo di forte commozione e dolore per me personalmente e di profondo cordoglio per l’Italia e per la cultura - ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano -. Ha affrontato fino all’ultimo con straordinaria forza di volontà gli assalti del male che già lo aveva duramente colpito numerosi anni fa e che si era da qualche mese ripresentato nelle forme più aggressive e fatali”.

"Rendo omaggio - non solo da amico e ammiratore di antica data, ma da rappresentante della collettivitànazionale e delle istituzioni repubblicane - all’uomo che ha onorato in Europa e nel mondo la grande tradizione musicale del nostro paese, contribuendo in pari tempo con il suo eccezionale talento e la sua profonda sensibilità civile all’apertura di nuove strade per un più ricco sviluppo dei rapporti tra cultura e società. Di qui le motivazioni per il riconoscimento tributatogli con la nomina di Senatore a vita", ha aggiunto il capo dello Stato.

"Con il suo talento, la sua dedizione, i risultati eccezionali raggiunti a livello nazionale e internazionale nel corso della sua lunga carriera, è stato e rimarrà un punto di riferimento per tutto il Paese e non solo - ha dichiarato il premier Enrico Letta a nome anche del governo -. Il mondo della musica e della cultura perde un protagonista assoluto. Ci restano però la sua testimonianza e il suo esempio, a beneficio soprattutto di quei giovani per i quali Claudio Abbado tanto si è speso".

L'OMAGGIO DI MUTI - "Sono profondamente addolorato per la perdita di un grande musicista che per molti decenni ha segnato la storia della direzione d’orchestra e dell’interpretazione musicale nelle istituzioni internazionali", è il ricordo del collega Riccardo Muti. "Grande testimone della vera, profonda cultura italiana ed europea nel mondo. Di lui - sottolinea ancora Muti rendendo omaggio ad Abbado - voglio ricordare anche il coraggio di come ha affrontato la lunga e terribile malattia e la serietà e severità che hanno caratterizzato la sua vita di musicista e di Maestro. La sua scomparsa impoverisce fortemente il mondo della musica e dell’arte".

IL RICORDO DI BENIGNI - "Piccolo, fragile, delicato. Appena salito sul podio, al primo movimento della bacchetta nell’aria accadeva il miracolo: tutto diventava immenso, incorruttibile, immortale”. Lo ricorda così Roberto Benigni.

IL DOLORE DI METHA - "Una notizia tristissima: perdo un grande amico da una vita. E il mondo un grandissimo direttore d’orchestra e musicista", dice invece Zubin Mehta, direttore della Philarmonic Orchestra di Tel Aviv spiegando di aver deciso di dedicare proprio ad Abbado il concerto che terrà giovedì prossimo a Berlino. "Nel mio cuore - ha aggiunto parlando dalla capitale tedesca - dirigerò per lui. Abbraccio la sua famiglia".

"RICORDATELO CON DONAZIONI" - La famiglia chiede, nel rispetto del pensiero di Abbado, di non inviare fiori e necrologi, ma di esprimere il proprio ricordo con donazioni a: Centro di ematologia oncologia pedriatica Bologna (IBAN IT 87 E 0200802474000103019755 CODICE BIC UNCRITMM) e Casa Circondariale della Dozza di Bologna (Giovanni Nicolini, IBAN IT78 W063 8536 7900 7400 0048 43S, coordinata bancaria internazionale BIC CRBOIT2B).