Saronno, 20 gennaio 2014  - Di solito evita di polemizzare con la lega il ministro per l’integrazione Cecile Kyenge, ma oggi, stuzzicata da Gad Lerner nell’ambito di un incontro a Saronno, si lascia scappare una risposta inequivocabile. "Piuttosto che focalizzarsi su cosa ha fatto la ministra in questi mesi - dice Kyenge - occorre dare risposta ad altre domande... E cioè alle risorse economiche che sono scomparse negli anni, ai tanti anni in cui si lotta contro l’immigrazione e poi si va investire in Tanzania, o ai tanti anni in cui si lotta contro l’immigrazione e ci ritrova a poter andare a prendere un diploma in Albania". Il pensiero non può non andare a episodi che hanno caratterizzato il passato della Lega, come ad esempio la laurea presa da Renzo Bossi a Tirana, anche se il ministro evita di fare accenni diretti.

UN TEMPO PER SEMINARE E UNO PER RACCOGLIERE  - "Esiste un tempo per seminare e uno per raccogliere”. Replica così, con il solito aplomb, il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, alle critiche dei leghisti che l’accusano di non aver fatto nulla in questi mesi di governo. Kyenge spiega, durante un incontro con gli studenti e gli amministratori al Teatro Pasta di Saronno, che il suo modo di procedere prevede soprattutto in una prima fase, il monitoraggio del territorio “per evidenziare le buone pratiche e anche per conoscere le criticità". "In questi mesi - aggiunge Kyenge - sono andata in tantissimi luoghi proprio per portare avanti un monitoraggio per le politiche sull’immigrazione. Dopo tutto questo censimento sul territorio, presenterò nelle prossime settimane un piano strategico”. Per la Kyenge essere al governo non vuol dire "chiudersi in un ufficio per legiferare. Io vengo da un’esperienza diversa - spiega - sono un medico, sono abituata alla concretezza e al contatto con le persone. Da quando sono stata nominata il mio obiettivo è riuscire ad esser al servizio del Paese e quindi è fondamentale non perdere il contatto con il territorio, con le persone".

BORGHEZIO, ATTACCO CHOC - "Qui in Padania è tranquilla, siamo gente civile. Al massimo le arriva qualche sberleffo di ragazzotti un po’ vivaci". Ma Cecile Kyenge "al Sud corre il rischio di prendere una pistolettata nella schiena". Parole choc da Mario Borghezio, a La Zanzara su Radio 24. L’europarlamentare della Lega Nord parte da una considerazione 'topografica' sull’esistenza della mitica Padania: "La Kyenge dovrebbe saperlo perché abita a Modena: la Padania esiste, da quelle parti ci sono due Statali, la Padania superiore e quella inferiore. E si chiamavano così molto prima che nascesse la Lega. E’ l’aggettivo che specifica un territorio".
E se "la Padania esiste anche se lo Stato deve nascere ancora", Borghezio dice che "per quello basta liberarsi di Mafialand: Sicilia, Calabria, Campania e un po’ di Puglia. L’hanno portata anche qui al Nord la mafia". "La madama Kyenge - è la provocazione dell’esponente lumbard - dovrebbe andare al Sud a fare certi discorsi sui lavoratori extracomunitari in nero".