Roma, 1 febbario 2014 - E' ancora emergenza maltempo: frane, allagamenti e nubifragi non danno tregua all'Italia. Dichiarato lo stato di massima allerta in sei regioni: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria, Basilicata e Puglia.

ALLARME TEVERE A ROMA - A preoccupare più di tutti è la situazione del Tevere a Roma, dove le forti piogge che hanno colpito la Capitale per tutta la giornata di ieri hanno creato disagi e allagamenti. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha inoltre dichiarato lo stato di calamità naturale per le zone del territorio regionale colpite dall’ondata di maltempo".

Intorno alle 22 il Tevere ha raggiunto il livello massimo di altezza durante la piena controllata. Il fiume, che oggi è già esondato in diverse zone, ha toccato i 12,72 metri. Stop temporaneo alla metro B della Capitale per infiltrazioni. Chiusa al traffico la corsia della tangenziale Est in direzione Foro Italico a causa di uno smottamento che si è riversato sul manto stradale. Moltissime le richieste di intervento ai Vigili del Fuoco che stanno lavorando ovunque ed in particolare nei quartieri più vicini al mare. Numerose le chiamate infatti dalle zone di Ostia Antica, Casal Palocco, Acilia, Fiumicino e Piana del Sole. A Fidene, uno smottamento ha interessato anche la Ferrovia. A Roma Nord, in zona Prima Porta e Castelnuovo di Porto, tutti i piani interrati risultano allagati.

FOTO NAVIGABILI: LA PIENA DEL TEVERE A CASTEL SANT'ANGELO - LA PIENA A PONTE MILVIO

ACQUA ALTA A VENEZIA - Punta massima di marea di 105-110 centimetri sul medio mare a Venezia, con il fenomeno dell’acqua alta che ha interessato solo le parti più basse della città lagunare, come Piazza S.Marco. L’esondazione del fiume Loncon, a Portogruaro (Venezia) ha causato nel pomeriggio l’interruzione del traffico ferroviario sulla linea Venezia-Trieste, lo ha reso noto Trenitalia egnalando anche l'interruzione momentanea, sempre per neve e pioggia, dei collegamenti tra Italia, Austria e Slovenia. L’acqua tracimata ha raggiunto la sede ferroviaria. Istituiti bus sostitutivi tra Portogruaro e San Donà di Piave, mentre per i convogli a lunga percorrenza i treni vengono dirottati sulla linea per Udine, con ritardi stimati in un’ora rispetto alla normale percorrenza.

VENETO, INTERVIENE L'ESERCITO - Emergenza neve in Veneto. L’Esercito è intervenuto con soldati e mezzi speciali per concorrere a rimuovere la neve dalle strade e ripristinare almeno la viabilità principale.I centri dove l’esercito è più impiegato sono Vensa di Cadore, Vodo di Cadore, San Vito di Cadore, Cencenighe di Cadore e Santo Stefano di Cadore. Sono ancora 6.000 le famiglie bellunesi prive di energia elettrica per il blackout a causa del maltempo.Trecento le unità di Enel e Terna a lavoro per ripristinare il servizio elettrico.

ALLERTA VALANGHE - La strada statale 54 del Friuli è chiusa al traffico in via cautelativa per il pericolo valanghe, tra il passo del Predil/confine con la Slovenia (Km 81,3) e Tarvisio (Km 93,7), in entrambe le direzioni. Gli ultimi bollettini parlano di rischio valanghe molto marcato in Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto.

ALTO ADIGE, TUTTI I PASSI CHIUSI - In Alto Adige praticamente tutti i passi sono chiusi per motivi di sicurezza, così passo Giovo e passo Carezza dalla parte della val di Fassa, ma anche i passi Gardena, Sella, Pordoi, Campolongo, Valparola, Falzarego, Rolle, San Pellegrino ed Fedaia, come anche il tratto tra Arabba e Livinallongo e la statale ‘Alemagna’ tra Cortina e Dobbiaco. I Passi Stelvio, Rombo, Pennes ed Stalle hanno chiusura invernale. Sono anche chiusi sia la strada che la funicolare di passo Mendola. Livigno isolata dal resto dell'Italia. Già da due settimane è chiuso il passo Forcola e da ieri anche quello del Fuscagno, sul quale si è abbattuta una bufera di neve. Livigno è quindi raggiungibile solo dalla Svizzera, dal valico del Ponte del Gallo.

SORA (FROSINONE), STRARIPA FIUME LIRI  - Il fiume Liri è straripato nelle campagne di Sora, nel Frusinate. In seguito alla pioggia delle ultime ore ha rotto gli argini in alcuni punti, ma al momento non si segnalano danni. Per tutta la notte la polizia locale e la Protezione civile hanno monitorato la situazione del fiume, che in città ha raggiunto la soglia di allarme toccando i 2,40 metri. In Ciociaria il maltempo non dà tregua e rimane lo stato di allerta. Scuole chiuse a Sora, nel Frusinate, in seguito all’ondata di maltempo. Dopo il Liri è straripato anche il fiume Sacco, in Ciociaria. E’ successo a Ceccano, in localita’ “la Spina”. L’acqua ha invaso la strada Frosinone-Gaeta dove si segnalano circa trenta centimetri sulla carreggiata. L’esondazione, come informano dal Comune, minaccia anche le abitazioni e diverse attività commerciali. I campi circostanti sono completamente allagati.

TOSCANA -  Conta dei danni a Ponsacco (Pisa) dopo l’allagamento in buona parte del centro abitato per la rottura in un punto dell’argine del torrente Era con l’acqua che ha invaso le case. Ed è tornata la normalità anche a Pisa dopo la grande paura di venerdì: le paratie sono ancora collocate sulle sponde dell’Arno nel centro storico ma il livello del fiume si è sensibilmente abbassato. Paura, invece al Mugello, dove sette famiglie sono state evacuate dalle loro case a Panicaglia di Borgo San Lorenzo (Firenze) per motivi precauzionali perché un fronte di terreno molto ampio si sta muovendo e minaccia di cedere travolgendo gli edifici. La vasta frana molto probabilmente è una conseguenza delle incessanti piogge di questi giorni.

CALABRIA FLAGELLATA DA PIOGGIA E VENTO - Vento, pioggia e nebbia. Si è svegliata così la Calabria, dove da oggi è previsto lo stato di allerta a causa dell’ondata di maltempo che interesserà la regione nel fine settimana. Gli effetti della perturbazione hanno già iniziato a produrre i primi effetti. Non ci sono al momento particolari disagi, ma la pioggia battente ha ingrossato fiumi e torrenti, oltre ad avere creato i primi allagamenti che provocano rallentamenti alla circolazione stradale.

LE PREVISIONI DEL TEMPO FORNITE DAL SERVIZIO METEOROLOGICO DELL'AERONAUTICA MILITARE .

PREVISIONI PER DOMANI - Domani sul nord Italia, secondo le previsioni dell’aeronautica militare, ancora nuvolosità estesa e piogge sparse specie sui settori orientali e sulla Liguria. Al mattino le precipitazioni potranno risultare ancora diffuse ed abbondanti su Triveneto e Lombardia, con neve che torna a scendere attorno gli 800-1.000 metri in area alpina e sull’appennino ligure, abbassandosi ulteriormente sui rilievi del basso Piemonte fino a 500 metri. Nella sera nuovamente sul Triveneto ed anche sull’Emilia Romagna precipitazioni diffuse ed abbondanti, al contempo, le precipitazioni tenderanno a cessare sulle zone occidentali.

Nuvolosità estesa sia sulla Sardegna che sul centro peninsulare, con occasionali rovesci pioggia sull’isola, mentre sulle restanti aree inizialmente le piogge sparse interesseranno il Lazio meridionale e l’Abruzzo ma poi progressivamente tenderanno ad interessare tutti i settori nel corso della giornata, in serata le precipitazioni diveranno diffuse e localmente temporalesche sul Lazio.

Molte nubi e molta pioggia su tutto il meridione, con rovesci e temporali intensi sulle zone ioniche della Calabria, sulla Basilicata e sulla Puglia. Tendenza ad attenuazione delle piogge sulla Campania e sulla Sicilia occidentale nel corso della serata.

Temperature minime e massime in generale lieve diminuzione al centro sud, generalmente stazionarie al nord. Venti inizialmente deboli variabili al nord, ma con tendenza a rinforzare da nord sulla Liguria e nelle vallate alpine centro-occidentali e da nord-est invece sul Triveneto e l’Emilia Romagna, specie lungo le coste; moderati o forti da nord-ovest sulla Sardegna in estensione alla Sicilia nel pomeriggio ed alle regioni del basso Tirreno nella serata. Sulle aree centrali tirreniche inizialmente venti deboli meridionali tendenti a divenire occidentali o nord-occidentali ed a rinforzare; ancora moderati o forti da sud sud-est sul meridione e sulle centrali adriatiche.

Mari agitati o molto agitati lo Jonio e il mar di Sardegna; mareggiate sulla Sardegna nord-occidentale, sulla Calabria ionica, sulla Basilicata ionica e sulla Puglia ionica. Inizialmente mosso il Tirreno ma tendente a divenire molto mosso o agitato in serata. Molto mossi o agitati tutti gli altri mari.

IL METEO DELL'AERONAUTICA MILITARE