Roma, 24 febbraio 2014 - Sono stati tutti condannati per la morte delle due studentesse Sara Panuccio e Francesca Colonnello, gli imputati coinvolti nel processo sulla tragedia avvenuta nell’aprile del 2010 a Ventotene. Le due ragazzine morirono travolte dal crollo di un costone di tufo nella spiaggia di Cala Rossano, area che non risultava interdetta poiché la parete rocciosa era stata messa in sicurezza qualche anno prima. Il tribunale di Terracina ha condannato il sindaco dell’isola Giuseppe Assenso e il responsabile dell’ufficio tecnico Pasquale Romano a due anni e quattro mesi, mentre l’ex sindaco Vito Biondo e l’ingegnere del Genio Civile Luciano Pizzuti a un anno e dieci mesi. I giudici hanno inoltre disposto provvisionali immediatamente esecutive a favore dei familiari per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro.

IL PAPA' - “Questa sentenza rende giustizia all’Italia: in questo Paese per le persone morte a causa di frane non e’ mai stato condannato nessun amministratore, e’ la prima volta. Non si parli più di fatalità”. Così Bruno Panuccio, papà di Sara, una delle due ragazze rimaste uccise nel crollo del costone di Ventotene. “Speriamo che ora ci sia maggior rispetto e tutela dell’ambiente e del territorio e soprattutto che si smetta di parlare di tragica fatalità”, ha aggiunto Bruno Panuccio. “A distanza di anni - aggiunge Panuccio - posso dire che forse, alla luce di questa sentenza, non ho perso mia figlia invano. Sarebbe stato sicuramente meno doloroso perdere mia figlia per una tragica fatalità piuttosto che avere la certezza che ci sono precise responsabilità per negligenza”. Sul processo, di cui la famiglia non ha perso nessuna udienza, Panuccio aggiunge: “durante il processo ci sono state testimonianze vergognose. Nessuno ha detto la verità, qualcuno ha mentito, qualcun altro ha finto di non ricordare. Ma un’altra parte della comunità di Ventotene è stata sempre dalla nostra parte”.  

IL SINDACO - “Questa storia è un dramma ma io non mi sento colpevole”. Così il sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso condannato oggi in primo grado per la morte di Sara Panuccio e Francesca Colonnello. “Sono stato il primo ad intervenire a Cala Rossano, dopo la tragedia, e sono ancora scosso per quello che è accaduto. Non mi sento tuttavia di dire che ho responsabilita’ per quanto e’ successo e, per quanto riguarda la sentenza, posso solo dire che ho fiducia nella giustizia e che, dopo avere letto le motivazioni della sentenza, ricorreremo certamente in appello”.