Treviso, 28 febbraio 2014 - Due anni di reclusione per aver obbligato il figlio 14enne, giovane promessa del nuoto, a impegnarsi al limite, costringendolo anche ad assumere integratori che lo avrebbero favorito in vasca. Per questo, un padre di Treviso è stato accusato di maltrattamenti in famiglia e ha patteggiato una pena  di due anni.

La vicenda era emersa nell’ottobre dello scorso anno quando i carabinieri portarono alla luce la situazione del piccolo campione a cui il padre avrebbe serbato dimostrazioni d’affetto diverse a seconda dei risultati ottenuti nelle gare. Il ragazzo sarebbe quindi anche stato indotto a prendere integratori alimentari non consoni alla sua età e finalizzati ad aumentare le prestanze fisiche.

Lo stesso padre, secondo gli accertamenti, avrebbe preteso tempi di allenamento definiti ossessionanti e un regime alimentare rigido. Un comportamento, come riporta la stampa locale, che avrebbe portato il ragazzo a soffrire di disturbi fisici oltre ad aver influito sulla sua psiche. Il quattordicenne ora è seguito anche dai servizi sociali.