Roma, 7 marzo 2014  - Ha ucciso la moglie, di 46 anni, in seguito ad una lite facendola cadere per le scale della loro abitazione. È successo ieri a Veroli, in provincia di Frosinone, dove per l’omicidio i carabinieri hanno arrestato un operaio di 44 anni, Sebastiano Fedele, con precedenti per maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della moglie, Silvana Spaziani. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri per inscenare un incidente dopo aver ucciso la moglie l’uomo avrebbe chiamato una ditta di pompe funebri.

Ma dopo ore di interrogatorio l'uomo, un operaio di 44 anni del Giglio di Veroli, ha confessato l'omicidio della moglie: avrebbe spintonato la donna facendola rovinare nelle scale di casa provocandone la morte. L’uomo è stato interrogato per circa tre ore dagli inquirenti e dal pm Adolfo Coletta nella caserma di Veroli. Dopo è stato trasferito nel carcere di Frosinone con l’accusa di omicidio.

La coppia viveva in uno stato di disagio e in una casa modesta alla periferia di Veroli. L’operaio arrestato non aveva un lavoro fisso, tirava avanti alternando lavori da manovale e giardiniere. La coppia aveva perso l’unico figlio nel 2005, all’età di 14 anni. La vittima, come hanno accertato i carabinieri del comando provinciale di Frosinone, coordinati dal tenente colonnello Ferdinando Maisto, è morta rovinando nei nove scalini della scala tra il primo piano e il piano terra.

LASCIATA MORIRE SUL LETTO - L’ha colpita ripetutamente con un’asta di ferro presa da un armadio, l’ha spinta per le scale e poi l’ha lasciata morire agonizzante nel letto, dopo che lui si era addormentato. Si è consumato così giovedì notte l’omicidio di Silvana Spaziani, 46 anni, uccisa dal marito Sebastiano Fedele, 44 anni, arrestato ieri dai carabinieri. E’ questo il quadro dell’ omicidio avvenuto a Giglio di Veroli nel frusinate, che emerge dalle indagini dei carabinieri di Frosinone e della procura, coordinate dal pm Adolfo Coletta.