Roma, 8 marzo 2014 - Cala il numero di omicidi in Italia, ma non diminuiscono quelli che hanno per vittime le donne. A dirlo, in occasione della festa dell'8 marzo, è il ministro dell'Interno Angelino Alfano, snocciolando i dati a cento giorni dall'approvazione della legge sul cosiddetto femminicidio. Nel 2013 sono stati 177 i delitti di donne e la gran parte di questi, 120, sono maturati nell’ambito familiare ed affettivo. Numeri che mettono in luce un incremento di questo tipo di crimini: l'anno precedente, infatti, erano stati 159 e in 110 casi gli autori sono stati i compagni o i familiari delle vittime.

E proprio oggi, giornata in cui si celebra la festa della donna, si registano ben altri tre omicidi di donne. Il primo è avvenuto in provincia di Frosinone, a Veroli, dove un uomo ha ucciso la moglie, di 46 anni, in seguito ad una lite facendola cadere per le scale della loro abitazione. Silvana Spaziani (questo il nome della vittima) non è morta subito, così il marito l'ha riportata in casa e l'ha adagiata nel letto. Poi si è messo a dormire, senza chiamare i soccorsi. Quando si è svegliato e ha constatato che la donna era senza vita, ha chiamato un amico probabilmente per simulare un incidente domestico.

Il secondo episodio, invece, è avvenuto a Vigevano. Un uomo di 71 anni ha ucciso a coltellate la compagna Assunta Sicignano, di 43, da cui aveva avuto due figlie, perché non accetava la fine della loro relazione. La donna, infatti, lo aveva lasciato e allacciato un nuovo rapporto, andando a vivere a casa di un'amica insieme alle due ragazze. Questa mattina l'ennesima lite nel bar dove lei lavorava e il tragico epilogo (FOTO).

Infine un terzo femminicidio è avvenuto a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. Qui un uomo di origine romena ha ucciso la compagna Ofelia Bontoiu, di 28 anni, sua connazionale, in una camera d'albergo e poi ha tentato di togliersi la vita. La giovane lavorava come badante presso una famiglia del posto, mentre il fidanzato si era trasferito da qualche tempo in Inghilterra dove faceva il muratore. A scatenare la furia omicida sarebbe stata una lite, forse originata dal rifiuto di lei di seguire l'uomo Oltremanica.