Roma, 10 marzo 2014 - Sanzioni per complessivi 500mila euro a carico delle società Vemma Italia (100mila), Asea Italy (150mila) e Organo Golden Europe (250mila) per pratiche commerciali scorrette che hanno interessato decine di migliaia di consumatori nel settore delle vendite multilivello illecite di bevande. Le ha decise l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato al termine di tre distinti procedimenti istruttori, condotti in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza.

Secondo l’Antitrust, ai consumatori viene proposto l’acquisto di prodotti attraverso meccanismi finalizzati in realtà al reclutamento di altri venditori ai quali viene richiesto un contributo iniziale o la sottoscrizione di un programma di acquisti personali. Il sistema prevede in sostanza il coinvolgimento e la partecipazione di consumatori in uno schema di acquisto e vendita dei prodotti: chi aderisce è incentivato, al momento dell’ingresso nel sistema, a coinvolgere un numero sempre crescente di altri consumatori/venditori.

Si tratta di un meccanismo distributivo considerato scorretto dal Codice del consumo per il quale il consumatore non può fornire un contributo in cambio della possibilità di ricevere un corrispettivo derivante principalmente dall’entrata di altri consumatori nel sistema anziché dalla vendita o dal consumo dei prodotti. La posizione di Asea Italy e di Organo Golden Europe risulta ulteriormente aggravata dalla circostanza che le due società hanno attribuito ai loro prodotti capacità curative che non risultano adeguatamente dimostrate e certificate.

Nel dettaglio l’Antitrust ha sanzionato Vemma Italia, Asea Italy e Organo Gold Europe per le seguenti pratiche: avvio di un sistema di promozione a carattere piramidale nel quale il consumatore paga un contributo ‘d’ingresso’ (anche nella forma di autoconsumo) in cambio della possibilità di ricevere un corrispettivo derivante principalmente dall’entrata di altri consumatori nel sistema anziché dalla vendita dei prodotti teoricamente commercializzati.

Infatti, il fatturato di ciascun professionista derivava principalmente dai meccanismi di ingresso o di autoconsumo e non dalla vendita dei prodotti; ingannevole e mancata informazione completa sulle possibilità di guadagno, che appaiono totalmente irrealistiche e funzionali a ingannare i consumatori per farli aderire allo schema. La stragrande maggioranza di incaricati non ha generato e ricevuto corrispettivi o di importo del tutto trascurabile; limitatamente ai procedimenti a carico di Asea Italy e di Organo Golden Europe, diffusione di affermazioni ingannevoli sulle capacità curative dei prodotti non dimostrate attraverso idonea certificazione. Infatti, spiega l’Antitrust, la società Asea sostiene che la composizione della miscela commercializzata sarebbe perfettamente equilibrata e in grado di rinforzare il sistema immunitario, favorire il processo di guarigione e limitare l’effetto dannoso dei radicali liberi.

Organo Golden Europe invece sostiene che la bevanda a base di fungo ganoderma avrebbe proprietà tali da renderla efficace nella profilassi di malattie nervose, vascolari e tumorali, senza effetti collaterali.