Venezia, 17 marzo 2014  - Sospese dal Tar del Veneto le limitazioni ai passaggi delle navi da crociera nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca a Venezia, varate lo scorso novembre dal governo Monti con il decreto Clini-Passera e in vigore da gennaio 2014.

La Prima sezione del Tribunale amministrativo regionale ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Venezia Terminal Passeggeri (Vtp) contro un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Venezia che prevedeva la limitazione del transito nel canale della Giudecca di navi passeggeri di stazza lorda superiore a 40.000 tonnellate per l’anno 2014; il divieto per l’anno 2015 del transito nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca di navi passeggeri di stazza lorda superiori a 96.000 tonnellate. La VTP aveva presentato ricorso anche contro le direttive del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Capitaneria di Porto sull’adozione delle misure di mitigazione per il periodo transitorio 2014 e 2015.

Secondo i giudici le limitazioni previste dall’ordinanza della Capitaneria “benché formalmente previste per dare seguito a quanto disposto dal Decreto Interministeriale n. 79/2012, risultano stabilite in assenza dello specifico presupposto richiesto per la relativa adozione”, ovvero l’indicazione “di praticabili vie di navigazione alternative a quelle vietate.

Le misure in esame si pongono conseguentemente in contrasto con lo specifico principio di gradualità enunciato dal D.M. n.79/2012, in base al quale l`interdizione del transito può essere consentita solo a partire dal momento dell`effettiva disponibilità di una via alternativa”.

Inoltre l`ordinanza “non appare sostenuta da una adeguata attività istruttoria preliminare, volta all`identificazione dei rischi connessi ai traffici nei canali in questione e ai transiti delle navi con stazza superiore a 40.000 tonnellate”. D’altra parte anche le direttive del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Capitaneria di Porto “appaiono viziate dai medesimi difetti di genericità e indeterminatezza”. Per questi motivi il Tribunale ha sospeso tutti gli atti impugnati, fissando per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 12 giugno 2014.

VERDI: LA SOSPENSIVA ESPONE VENEZIA A RISCHI  - “La sospensiva del Tar rispetto al transito delle grandi navi da crociera nella laguna di Venezia è una decisione che non solo lascia interdetti ma che espone ad un rischio altissimo una città unica al mondo e che andrebbe salvaguardata dal transito di veri e propri condomini galleggianti”. Lo dichiara la coportavoce nazionale dei Verdi Luana Zanella che aggiunge: “Le limitazioni al transito delle navi da crociera, tra l’altro richieste al governo italiano anche dall’Unesco, nascono dalla necessità di tutelare e salvaguardare una città unica al mondo e che rappresenta un patrimonio inestimabile e irripetibile per l’umanità”.

“Per questo noi Verdi, in attesa che si pronunci la magistratura amministrativa, chiediamo che il governo intervenga subito con un decreto legge che stabilisca i limiti per l’accesso delle navi da crociera alla laguna perchè tutelare Venezia significa tutelare un patrimonio di tutti gli italiani. Avere, di nuovo, palazzi galleggianti che manovrano nel bacino di San Marco semplicemente non è accettabile: per questo noi Verdi insieme a tutti gli ecologisti saremo al fianco del Comune e di tutti i veneziani che si battono per tutelare la laguna”, conclude Zanella.