Pesaro, 29 marzo 2014 - Lucia Annibali, avvocato di 35 anni, rientrò a casa la sera del 16 aprile 2013. Appena varcato il portone, un uomo le gettò sul viso dell’acido. Prima di essere trasferita, in gravissime condizioni, a Parma la donna fece un nome, quello dell’ex fidanzato, un collega, che avrebbe mandato qualcuno a sfregiarla.

L’uomo, Luca Varani, fu subito fermato e oggi è stato condannato a 20 anni per le accuse di tentato omicidio, stalking e lesioni gravissime.

Meno di un anno fra l’aggressione e la condanna inflitta oggi, con il rito abbreviato, dal gup Maurizio Di Palama che ha inflitto il massimo della pena come aveva chiesto il pubblico ministero Monica Garulli.

Se Varani fu fermato subito, Altistin Precetaj, 28 anni, fu arrestato il 26 aprile dell’anno scorso e il secondo sicario albanese, Rubin Talaban di 31 anni, fu preso pochi giorni dopo.

Varani aveva tentato di precostituirsi un alibi con una partita di calcio cui partecipò la sera dell’aggressione.

L’uomo era stato lasciato nell’autunno 2012 dopo che Lucia Annibaldi aveva scoperto una sua relazione con un’altra donna.

Nonostante aspettasse un figlio dalla nuova compagna, Varani non si era mai rassegnato all’interruzione del rapporto con la Annibali.

Nel novembre 2013, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito la donna aggredita del titolo di Cavaliere della Repubblica.