Roma, 7 aprile 2014 - Tutti e quattro gli stabilimenti italiani restano aperti, su tutti e quattro si prevedono investimenti e almeno fino al 2017 non si parla di esuberi. E’ questo l’esito della riunione del Tavolo dedicato alla vertenza Electrolux che si è tenuto oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico. Un esito che - seppur con accenti diversi - viene comunque giudicato dai partecipanti “un passo avanti”.

All’incontro, che si è svolto alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, di quello al Lavoro Giuliano Poletti e del vice ministro al Mise Claudio De Vincenti, hanno preso parte il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, l’assessore al Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea, il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, l’amministratore delegato e il direttore della relazioni industriali del Gruppo Electrolux Italia Ernesto Ferrario e Marco Mondini, i segretari nazionali e territoriali di FIM-FIOM-UILM e UGL metalmeccanici e il coordinamento delle R.S.U. della multinazionale.

Dopo l’illustrazione, da parte dell’AD di Electrolux, del nuovo piano industriale, si è dipanato un dibattito articolato, durante il quale le organizzazioni dei lavoratori, pur registrando il progresso compiuto dall’azienda, hanno giudicato ancora non sufficienti le prospettive indicate. Le Regioni hanno preso positivamente atto del respiro che la vertenza prima non aveva e rimarcato come sia venuta qualsiasi ipotesi di chiusura di impianti o di decurtazione salariale. Il ministro Guidi ha confermato che il Governo è pronto a mettere in campo le misure già annunciate, ovvero il sostegno agli investimenti e la possibile decontribuzione dei contratti di solidarietà che il Ministro Poletti ha ricordato essere subordinata all’accordo tra le parti. Proprio per entrare nel merito di un auspicabile accordo, azienda e sindacati hanno convenuto di incontrarsi il 16 e il 28 aprile, per tornate poi al Mise ai primi di maggio.

FIM CISL: LA TRATTATIVA E' RIAPERTA  - “Apprezziamo i presupposti del nuovo piano, la trattativa Electrolux è riaperta. L’incontro odierno al ministero dello Sviluppo economico si è concluso con un verbale di riunione, sottoscritto anche dai rappresentanti del governo, di cui erano presenti il ministro del Lavoro Poletti e dello Sviluppo Guidi. Nel verbale vengono indicate le modalità di ripresa prosecuzione delle trattative tra azienda e sindacati sul futuro di Electrolux. Base di discussione il nuovo Piano Industriale che cambia notevolmente rispetto alla precedente impostazione”. Lo scrivono in una nota il segretario nazionale Fim Cisl Anna Trovò e il coordinatore nazionale gruppo Electrolux Maurizio Geron.

“Il Piano, illustrato dall’Ing. Ferrario - proseguono - esclude ogni ipotesi di chiusura di impianti (e quindi ancor più di stabilimenti), ed esclude azioni unilaterali da parte dell’azienda, finalizzate ad una riduzione del personale durante tutta la sua fase di attuazione dello stesso, garantisce invece l’occupazione tramite il ricorso ai Contratti di Solidarietà (i ministri hanno confermato la decontribuzione)”.

“Il Piano che si sviluppa nell’arco di 4 anni (2014-2018) - concludono Trovò e Geron - prevede una missione industriale e relativi investimenti in ognuno dei 4 stabilimenti. In totale saranno investiti 150 milioni di euro di cui 22 a Susegana e 32 a Porcia. Non si parla più di competitività ottenuta intervenendo sul salario dei lavoratori. I rappresentanti delle Regioni (Zaia per il Veneto e Serracchiani per Friuli Venezia Giulia) hanno confermato il loro impegno a sostenere la presenza di Electrolux in Italia, l’attività e la trattativa. Domani assemblee in tutti gli stabilimenti”.