Viviana Ponchia

IL VIAGRA e i suoi fratelli sono fatti della stessa sostanza dell’amore: pura chimica. La differenza è che prendere una pillola richiede un atto di volontà, prendersi una sbandata no. E almeno per questo, viva il Viagra. Il mistero dell’innamoramento viene spiegato da una reazione in certe zone del cervello dove gli istinti più primitivi si aggirano allo stato brado. A chi tocca tocca. L’adrenalina, nota come la molecola dell’agitazione, scatena le farfalle nello stomaco. La noradrenalina istiga lo stato di stupore e paralisi tipico dell’innamorato. La famigerata dopamina induce infine a desiderare, desiderare ancora finché ce n’è. Per cui i romantici si rassegnino e la smettano di considerare con sufficienza chi va a un appuntamento con la stampella del citrato di sildenafil. Il funzionamento del cuore dipende da un rimescolamento della materia sulla base del famoso detto di Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma. Proprio come il funzionamento di ciò che sta più in basso, e che le nuove sostanze promettono di accelerare. Così un ottantenne con il giusto ritocco chimico torna ai fasti di un tempo alla velocità della luce. Così sua moglie ha un motivo in più per sentirsi tradita da una seconda giovinezza che non la sfiora.

UN PARTICOLARE che le fa patire il più temibile effetto collaterale dell’amore e delle pillole dell’amore, la gelosia, a sua volta frutto di una molecola, l’ossitocina. Questo per arrivare ad ammettere che le donne esagerando la banale importanza delle masse reagenti prima nell’amore e poi nel sesso guidato — non l’hanno presa bene. E che se lui corre dietro alla badante per via del Cialis o delle farfalle nello stomaco dal loro punto di vista cambia poco. Anche una ragazza senza pregiudizi che pure sa apprezzare una notte di prestazioni olimpioniche continuerà a nutrire una certa diffidenza verso la pastiglia e coverà dubbi: riguardo al proprio sex appeal, alla possibilità di un accanimento seriale e indiscriminato su qualsiasi bipede implume consenziente. È l’apoteosi della prestazione, della potenza, della penetrazione. Cose da maschi che dopo un po’ annoiano le donne come il dramma di una virilità che il farmacista non può restaurare. Avere la salvezza in tasca è la rivincita del sesso tornato forte, ma sarebbe utile interrogarsi su che cosa si misura la forza, e soprattutto a chi interessa.