Roma, 12 aprile 2014 - Dagli esponenti dei movimenti per la casa, ai centri sociali agli studenti, in migliaia hanno sfilato a Roma per dire 'no' a piano casa e Jobs Act. Una manifestazione che da pacifica si è però presto trasformata in una vera e propria guerriglia urbana (FOTO). Scontri, cariche della polizia, decine di feriti (uno grave, rischia l'amputazione della mano) e fermi. 

La testa del corteo, partito da Porta Pia, è cambiata all'improvviso, e in via Veneto e via del Tritone ha iniziato a lanciare oggetti, bottiglie e petardi contro le forze dell’ordine che hanno risposto con un lancio di lacrimogeni e caricando i manifestanti.  Un gruppo di manifestanti incappucciati di nero si è poi confuso nella folla. Oltre ai manifestanti vestiti di nero almeno 100 persone indossavano dei k-way celesti. Alcuni erano in possesso di bastoni e picconi. Uova e vari oggetti sono stati lanciati dai manifestanti verso l'ingresso del palazzo che ospita il ministero dell'Economia e Finanze. 

FERITI, UNO GRAVE - Un manifestante è rimasto ferito gravemente a una mano dopo l’esplosione di un petardo e rischia l'amputazione. Circa una ventina i feriti tra le forze dell’ordine e una decina tra i manifestanti. Tra le forze dell’ordine ferito anche un funzionario di polizia, mentre un giornalista ha riportato una botta in testa.

FERMI - Sei le persone fermate, ha fatto sapere il Viminale.  La situazione critica che si è verificata durante il corteo a causa di alcuni tafferugli - spiega il ministero dell’Interno - è stata superata con due cariche di alleggerimento.

ALFANO - Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha espresso "la più ferma condanna per gli episodi di violenza verificatisi e un profondo apprezzamento alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine per la straordinaria professionalita’ dimostrata".