Città del Vaticano, 13 aprile 2014 - Papa Francesco ha celebrato in piazza San Pietro la messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signore che precede la Pasqua. Durante la celebrazione, al centro della piazza, presso l’obelisco, il pontefice ha benedetto le palme e gli ulivi.

“Sono io come Giuda - ha ripetuto Francesco che ha pronunciato a braccio l’intera omelia mettendo completamente da parte il testo preparato - che fa finta di amare Gesù e bacia il maestro per consegnarlo tradirlo? Sono io traditore?”. “Abbiamo sentito - ha continuato - altri nomi, quelli dei discepoli che non capivano niente e si allontanavano da Gesù che soffriva. Dormivano. La mia vita è addormentata o sono come i discepoli che non capivano cosa fosse tradire Gesù o quell’altro discepolo che voleva soluzionare tutto con la spada. Sono io come loro?”. Oppure, ha continuato, “sono come quei dirigenti che di fretta fanno il tribunale e cercano falsi testimoni? Sono io come loro? E quando faccio queste cose, se le faccio, credo che con questo salvo il popolo?”. O ancora, ha aggiunto il Papa, “sono io come Pilato che quando vedo che la situazione e’ difficile me ne lavo le mani e non so assumere la mia responsabilita’ e lascio condannare o condanno io le persone?”.


“Ho la gioia di annunciare - ha detto anche il Papa all’Angelus - che, a Dio piacendo, il 15 agosto prossimo, a Daejon, nella Repubblica di Corea, incontrerò i giovani dell’Asia nel loro grande raduno continentale”.

Papa Francesco ha poi compiuto un lungo giro in jeep tra la folla dei fedeli (oltre 100 mila secondo la Sala Stampa, almeno 150 mila in realtà) e si è spinto fino a metà di via della Conciliazione, passando così per due volte davanti alla sala Stampa, con i giornalisti, anche quelli più laici, che si sono mischiati alla folla entusiasta per salutarlo.