LAURA DE BENEDETTI

LODI, 14 aprile 2014 - L’ANNUNCIO del trasferimento della facoltà di Veterinaria della Statale di Milano, che avrebbe portato Lodi a divenire ‘città universitaria’, aveva creato tante aspettative. Nel 2010 erano già pronti sia il collegio universitario nella cascina Codazza, a poche centinaia di metri da dove era sorto il primo nucleo dell’ateneo (con la clinica per grandi animali) sia la struttura destinata a studenti e docenti, in centro città, nel collegio San Francesco. Strutture oggi inutilizzate.
In realtà, bisognerà ora aspettare il 2017 per vedere concretizzato il progetto in forma ridotta, rispetto agli accordi del 2005 che prevedevano un’area di 36mila mq, un investimento di 92 milioni di euro, l’arrivo di 2.500 studenti entro il 2011. Ora si parla di 26mila metri quadrati, 57,2 milioni (con una sforbiciata di ben 34,5 milioni), 1.600 studenti, probabilmente entro quattro anni. Ci sarà, in sostanza, una palazzina in meno, quella destinata ai dipartimenti biotecnologici, trasferiti nell’edificio destinato alle attività dipartimentali e la razionalizzazione degli spazi previsti.

«IL BANDO di gara, che prevede la progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori sarà curato direttamente dall’università e partirà a breve — ha detto il Rettore della Statale, Gianluca Vago, di recente a Lodi — la prospettiva è di concludere con il mio mandato, entro la fine del 2017. La razionalizzazione è dovuta sia alla diminuzione degli studenti, imposta dal Ministero, in base alla quale siamo passati dai 195 ammessi al corso di laurea nel ’98 agli 85 attuali (cosa che porta gli studenti totali da 2.500 a 1.600, ndr), sia al taglio dei trasferimenti statali a tutte le università. Nel nostro caso più di 13 milioni solo nell’ultimo stanziamento». L’Università si farà carico del Centro zootecnico, per 5,3 milioni, mentre l’ospedale veterinario per piccoli animali, i nuovi laboratori, la biblioteca e le aule saranno per il 60% a carico dell’Università (34,5 mil., con accensione di un mutuo), 40% suddiviso tra Regione (8,6), Comune (7,2), e Provincia (7,2). Su quest’ultima, però, grava il commissariamento e la riforma in atto che prevede la trasformazione in ente di secondo livello, per cui nessuno è in grado di dire oggi se potrà far fronte agli impegni.

IL PROGETTO era partito nel 1998 con la realizzazione della Clinica veterinaria per grandi animali (11 mila mq), inaugurata nel 2005 dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e del Centro Zootecnico Didattico Sperimentale (5 mila mq), ancora da completare. «Sono strutture di grande livello, come verificato durante l’iter per la certificazione europea del corso di laurea», ha sottolineato Vago. Tramite un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro, era stato inoltre creato il Parco Tecnologico Padano, cluster di ricerca ormai attivo da tempo, non legato però alla Statale.
L’accordo di programma con la Regione prevedeva infatti per Lodi un polo specializzato nel settore veterinario, zootecnico ed agroalimentare: un puzzle a cui però manca ancora un pezzo.