Torino, 14 aprile 2014 - La morte di una ragazzina. L'ombra del cyberbullismo, una serie di offese sui social che potrebbero aver spinto una adolescente verso l'irreparabile. Ma anche il rischio che quest'ultima ipotesi possa essere solo una semplificazione mediatica, peraltro senza riscontri concreti. E ancora, il terribile rischio di un effetto emulazione, tanto drammatico quanto irragionevole. Sono tutti questi gli elementi della tragedia avvenuta nel orinese. Ecco i fatti.

CRONACA - Una ragazzina di 14 anni è stata trovata morta nel giardino della sua abitazione questa mattina a Venaria Reale (Torino). Il corpo della ragazza, che si è suicidata lanciandosi dall’ultimo piano del palazzo nella notte, è stato trovato questa mattina presto. Sul posto i carabinieri, che hanno sequestrato cellulare, pc e vari oggetti personali della giovane.

RETROSCENA - L'adolescente suicida aveva problemi di salute dalla nascita e per questo sembrava più piccola della sua età . La quattordicenne nella notte sarebbe salita al settimo piano del suo palazzo per poi lanciarsi nel vuoto. Sui motivi del gesto estremo gli inquirenti non escludono alcuna pista, e in queste prime ore sono molto cauti, non si sbilanciano a favore della tesi che si tratti dell’ennesimo caso di cyber-bullismo o a mettere sotto accusa i social network. La giovane suicida infatti non ha lasciato alcun biglietto di spiegazione del tragico gesto.
Su Ask.fm, al centro delle polemiche per altri casi di suicidio di minorenni, ci sarebbero degli insulti rivolti alla ragazzina a causa del suo aspetto fisico, ma risalgono a circa tre mesi fa.
Un fatto comunque di cui lei non sembra mai aver parlato in famiglia.

I MESSAGGI - L'adolescente, prima di suicidarsi, ha scritto tre messaggi di saluto su Whatsapp alle sue amiche più care. In essi non spiega il perché del suo gesto. Saluta, e scrive “Ti voglio bene” alle sue amichette. I messaggini sono al vaglio dei carabinieri di Venaria che stanno ascoltando familiari e compagni di classe. La madre della 14enne ha riferito che ieri sera la figlia era apparsa “normale”, e che, come faceva tutte le sere, aveva portato fuori il cane per poi ritirarsi nella sua stanza. 

Tra i messaggi postati dalla ragazza sulla chat Ask e rintracciati dagli inquirenti ce n’erano alcuni che si riferivano alla volontà della quattordicenne di passare una bella estate, altri in cui esprimeva il suo amore per la musica rap o il suo affetto per la migliore amica. In altri ancora faceva cenno a una delusione d’amore patita, ma si tratta di messaggi senza riferimenti a gesti autolesionistici e simili a quelli scritti da molti altri adolescenti sulle chat. In altri post la ragazzina manifestava un certo malessere. Mesi fa - come detto - aveva anche ricevuto messaggi con commenti negativi sul suo aspetto fisico. Nulla di molto diverso però, ritengono gli inquirenti, da quello che capita ad altri adolescenti, e nulla che possa, secondo loro, ritenersi strettamente collegato con il gesto del suicidio.