CESANO BOSCONE (Milano), 16 aprile 2014 - CON UN’ESTENSIONE che non supera i 4 chilometri quadrati, incastonata tra Milano, Corsico e Trezzano sul Naviglio c’è Cesano Boscone, dove è nato l’istituto Sacra Famiglia. Una cittadina fotocopia, nell’aspetto e nella storia, di molte altre realtà della prima cintura milanese: anche qui il territorio, un tempo prettamente agricolo e circondato da un grande bosco (da cui forse il nome ‘Boscone’) ha lasciato spazio al cemento, ai quartieri popolari e dormitorio e, infine, ai grandi centri commerciali.

Uno sviluppo iniziato negli anni ’60, ai tempi delle grandi migrazioni e che, come per le altre realtà limitrofe, non è stato indenne dalle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia. In parecchie occasioni è stata sotto i riflettori delle cronache. Lo è stata soprattutto nel 2009, perché qui abitava e abita Massimo Tartaglia, l’uomo che colpì al volto Berlusconi con un modellino del Duomo. Ora, i due si troveranno a pochi metri di distanza in una delle ultime roccaforti rosse del sud Milano: solo poche vie dividono infatti l’abitazione dell’oggi 47enne all’istituto Sacra Famiglia dove il leader di Forza Italia sconterà la sua pena convertita in servizi sociali.

Fra.San.