Brescia, 18 aprile 2014 - I giudici del tribunale del Riesame di Brescia hanno disposto la libertà per sette dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso, tra questi l’ex parlamentare Franco Rocchetta e il leader dei Forconi, Lucio Chiavegato, mentre ha disposto i domiciliari per altri cinque.

I giudici hanno disposto la scarcerazione di: Franco Rocchetta, Roberto Bernardelli, Lucio Chiavegato, Riccardo Lovato, Giancarlo Orini, Roberto Abeni e Corrado Manessi. Per Flavio Contin sono stati confermati i domiciliari; sostituita la misura del carcere con i domiciliari per Tiziano Lanza, Corrado Turco, Stefano Ferrari e Michele Cattaneo.

Salvini si è detto contento commentando la decisione del tribunale del Riesame. "Da Brescia arriva una buona notizia ma resta la vergogna dei giorni di galera fatti a causa di una idea”. "Sono contento - ha aggiunto - perchè avevamo detto che avremmo passato Pasqua in galera noi per solidarietà".

Ma ci sonoanche altre novità. Come si legge nel dispositivo dei giudici del Riesame di Brescia  “si dichiara l’incompetenza territoriale del Tribunale di Brescia in favore di quello di Padova per tutti i reati contestati”, e si esclude la “gravità indiziaria relativa alle contestazioni dei capi A e B”, ovvero l’associazione eversiva ai fini di terrorismo. E’ il passaggio principale - secondo quanto si apprende dai difensori degli indagati - dell’ordinanza del Riesame di Brescia che, invece, per i soli accusati della costruzione e custodia del tanko (ora ai domiciliari), trasferisce la competenza a Padova.