Roma, 19 aprile 2014 - Saranno quasi 14,4 milioni gli italiani che si muoveranno (+5% rispetto al 2013), dormendo almeno 1 notte fuori casa, tra Pasqua ed i ‘ponti’ del 25 aprile e del 1° maggio. Pasqua e Pasquetta però se la dovranno fare con la pioggia, soprattutto al Nord (PREVISIONI).

Quasi 11 milioni di italiani rimarranno in Italia prediligendo località marine, di montagna e città d’arte, mentre 3,4 milioni sceglieranno località estere incentrando le proprie preferenze sulle grandi capitali europee ed alcune grandi capitali oltreoceano.

Se calcoliamo il numero di coloro che proseguiranno da Pasqua fino al ‘ponte’ del 25 aprile ed in alcuni casi anche fino a quello del 1° maggio la frequenza complessiva vedrà oltre 20 milioni di persone in vacanza che alloggeranno in ogni genere di struttura (alberghi, case di parenti e amici, case di proprietà, case in affitto, B/B, agriturismi, residence, campeggi, villaggi turistici, rifugi alpini). Il giro d’affari prodotto sarà pari a 6,3 miliardi di Euro comprensivo di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti.


Le indagini sono state effettuate dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 7 al 16 aprile intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) un campione di 4.501 italiani maggiorenni rappresentativo di circa 50 milioni di connazionali maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, tale da includere anche i minorenni, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche, Ampiezza Centri ed istruzione.

Il pranzo di Pasqua sarà invece più povero per le famiglie italiane, nel segno dell'austerity.  Lo afferma il Codacons, che ha condotto un’indagine sulla propensione agli acquisti degli italiani per la Pasqua 2014.

I prodotti che più di tutti risentono del taglio alle spese da parte dei cittadini - spiega l’associazione dei consumatori - sono i dolciumi. Se i consumi di uova di cioccolato calano del 9% rispetto allo scorso anno, un vero record negativo si registra per le classiche colombe, per le quali gli italiani ridurranno gli acquisti del 12%. Il pranzo di Pasqua sara’ in complesso piu’ povero mediamente del 3,5% rispetto a quello dello scorso anno.