Caserta, 19 aprile 2014 - Braccialetto elettronico e obbligo di rimanere in casa senza poter avere contatti con nessuno. Sono queste le nuove misure cautelari disposte nei confronti di Antonio Caliendo, il 28enne di Casal di Principe che aveva ridotto in fin di vita la sua compagna, la 'miss' Rosaria Aprea.

L'uomo è stato nuovamente arrestato per molestie perché nonostante il divieto di avvicinamento, - secondo gli inquirenti - avrebbe nuovamente percosso la giovane e l'ha perseguitata con sms. La Squadra Mobile di Caserta gli ha notificato l'ordinanza di arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Gip di Santa Maria Capua Vetere.

La giovane di Macerata Campania, oggi ventunenne, finì gravissima all’ospedale di Caserta il 12 maggio dello scorso anno dopo che Caliendo le sferrò un potente calcio lesionandole la milza, che fu poi asportata dai medici. Il giovane è rimasto in carcere fino al novembre 2013, quindi è uscito per la decorrenza di termini di custodia cautelare, ma nei suoi confronti era stato disposto il divieto di avvicinarsi all’abitazione della vittima. Prescrizione che, secondo quanto ha accertato la Mobile, Caliendo non ha rispettato continuando a perseguitare la ragazza con continui sms, presentandosi più volte a casa sua e arrivando addirittura a percuoterla.

Più volte, anche in trasmissioni televisive, Rosaria Aprea si era detta disposta a perdonare l’ex compagno, da cui ha avuto anche un figlio. Lo scorso novembre, però, aveva invitato tutte le donne a denunciare ogni violenza subita. Oggi Rosaria non ha più l'ombelico, ha una lunga cicatrice, ma soprattutto quelle ferite le hanno compromesso la carriera di modella.

Il primo episodio di violenza risale al 2011, quando Caliendo raggiunse la compagna a Pesaro, dove stava partecipando a un concorso di bellezza, e la picchiò selvaggiamente mandandola in ospedale. La coppia