Aosta, 20 aprile 2014 - Il maltempo concede una tregua in Valle d’Aosta ma, con l’aumento della temperatura, torna ad accelerare l’andamento della frana sopra Courmayeur che ha aumentato la sua velocità. Si tratta di 400mila metri cubi di pietre e terra del Monte di La Saxe, monitorata dal 2009.

Dalla montagna si sono staccati circa 2mila metri cubi di rocce e terra. Il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriad, ha avviato le procedure d’emergenza e per venti minuti è stato chiuso il Traforo internazionale del Monte Bianco. Il distacco si è verificato nell’area da cui, giovedì, si è staccato il ‘naso’ della frana. Alcuni massi hanno raggiunto la Dora di Ferret, ma senza nessuna conseguenza: la zona a rischio, quella del villaggio di La Palud, è stata evacuata dallo scorso 8 aprile.

"Nessuno può essere coinvolto nel crollo, aspettiamo che accada con tranquillità - ha spiegato il sindaco - . Il motore della frana è l’acqua per cui l’aumento delle temperature, e il disgelo, la porta a correre. Un fenomeno naturale - ha detto ancora il primo cittadino -, noto da molto tempo, che comporta la gestione di una attività complessa per limitare i disagi".

Dopodomani è atteso in Valle d’Aosta il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, per un incontro con i vertici regionali e con Raffaele Rocco, commissario per l’emergenza della frana del Monte di La Saxe.