Courmayeur (Aosta), 21 aprile 2014 - Continua a far paura la frana sul versante nordoccidentale del Monte La Saxe, a Courmayeur, in Valle d’Aosta, che da circa due settimane ha fatto scattare l’allerta in tutta la zona.

Ieri, intorno alle 13, si è verificato un crollo consistente, stimato in circa qualche migliaio di metri cubi di terra e rocce. Per circa 15 minuti è stata attivata la procedura di emergenza per la viabilità ed è stata sospesa la circolazione veicolare nel tratto terminale della statale 26 di accesso al Traforo del Monte Bianco, che comunque è ripresa regolarmente a partire dalle 15.15.

Nonostante l’abbassamento dello zero termico, il movimento è proseguito con velocità intorno ai 20 cm/h e sono proseguiti i crolli di dimensioni significative seppur relativamente contenute, il maggiore dei quali è stato registrato poco prima delle ore 19. Si tratta di 400mila metri cubi di pietre e terra del Monte di La Saxe, monitorata dal 2009.

Nel pomeriggio i geologi del dipartimento Programmazione difesa del suolo e risorse idriche dell’assessorato regionale della Valle d’Aosta e tecnici della Protezione civile, hanno effettuato un sopralluogo con un sorvolo in elicottero del versante. Per domani mattina è atteso sul posto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli.

IL SINDACO: LA NATURA FACCIA IL SUO CORSO -  Secondo gli esperti la frana potrebbe interessare 400mila metri cubi di terra e c’è allerta per il rialzo delle temperature che probabilmente accelererà lo smottamento. Alcuni massi hanno raggiunto l’alveo del fiume Dora di Ferret, ma senza causare danni. La frana non preoccupa le auorità: “Aspettiamo che accada con tranquillità e che la natura faccia al più presto il suo corso”, ha detto il sindaco di Courmayeur Fabrizia Derriard, “al momento la situazione è stazionaria e monitorata continuamente. Siamo tranquilli perché la popolazione che vive nella zona interessata dallo smottamento è stata evacuata. E il resto del territorio è sicuro”.

Per domani è confermato l’arrivo del capo della protezione civile Franco Gabrielli, che incontrerà i vertici della Regione e Franco Rocco, il commissario per l’emergenza della frana di La Saxe. Sono previsti sopralluoghi, incontri e la consegna dei lavori per un vallo di nove metri di altezza e 750 di lunghezza, in minima parte già costruito, che dovrebbe contenere la frana, quando dovesse cadere, e limitare i danni nel caso di uno smottamento più consistente.

“Il vallo di protezione - ha spiegato il sindaco Fabrizia Derriard - sarà lungo 750 metri con base di 20 e altezza massima di 9: è un’opera di protezione passiva per garantire la sicurezza della popolazione in caso di crollo. Ci vorranno cinque mesi per portare a termine i lavori, ma siamo organizzati per interventi di emergenza qualora la terra e i sassi ostruissero il flusso della Dora di Ferret e nel caso di una eventuale esondazione del corso d’acqua”. Le persone che sono a Courmayeur, ha insistito il primo cittadino, “sono assolutamente al sicuro: la porzione di territorio interessata alla frana è chiusa e non c’è timore nelle altre zone”. Qualche timore però c’è e riguarda il turismo e l’economia della valle. “A causa di una informazione non corretta che potrebbe circolare - ha concluso il sindaco - l’economia della valle potrebbe avere un calo. Stiamo facendo il possibile affinché ciò non avvenga”. Ieri intanto, per ragioni di sicurezza, per una ventina di minuti è stato chiuso il Traforo del Monte Bianco e lo stop alla viabilità potrebbe ripetersi anche oggi.