Roma, 22 aprile 2014 - Ecco i risultati dei test d'ingresso che si sono svolti lo scorso 8 aprile per le aspiranti matricole in medicina e chirurgia, pubblicati dal ministero. (CLICCA QUI PER VEDERE I RISULTATI)

 

Il Cineca, l’organismo ministeriale che gestisce la macchina dei test, ha valutato 63.002 questionari che serviranno a disegnare la graduatoria per accedere ai 10.551 posti disponibili tra Medicina e Odontoiatria (compresi i posti per extra comunitari che poi possono essere riassegnati ai candidati Ue). Dunque uno su sei ce la farà a iscriversi a medicina e odontoiatria.


Il primo classificato ha raggiunto un punteggio di 80.50 su un massimo di 90, invece di 80.9 del migliore del 2013. Tuttavia in generale il portale Skuola.net, che ha effettuato una analisi per conto di Alpha Test sui risultati della graduatoria dei test, rileva un generale decadimento della performance: quest’anno i migliori 1.000 candidati hanno ottenuto un punteggio medio di 54.30, contro il 62.58 dello scorso anno.

Vale a dire una flessione del 13%. Cresce anche il numero degli studenti insufficienti, ovvero che non hanno raggiunto il punteggio minimo di 20 punti: passano da 20.783 (su 69.000 questionari corretti) a 26.136 (su 63.000 questionari corretti). Il 42% è quindi risultato insufficiente, contro il 28% dello scorso anno. Il 10.551 candidato ha conseguito un punteggio di 33.70. Mentre il peggiore ha portato a casa uno sconfortante -13.30.


I primi 1.000 candidati hanno mostrato un migliore rendimento in matematica e fisica, dove hanno risposto correttamente a 3 domande su 4, e in logica, dove le risposte corrette sono circa 2 su 3. Bocciati in cultura generale: il punteggio medio è sotto la sufficienza e pari a 1.07 su un massimo di 6 punti. Per raggiungere questo risultato, un candidato può aver risposto correttamente ad un quesito, sbagliandone uno e lasciando senza risposta gli altri due. Rispetto al 2013 migliorano i risultati in Fisica e Matematica, peggiorano quelli in Biologia.


“La graduatoria evidenzia un calo generale dei punteggi dei candidati, ma il livello di selezione resta sempre molto alto - dichiara Elena Galbusera, orientatrice Alpha Test - per ogni posto disponibile ci sono in media 6 candidati. L’anticipo ad aprile di questo test ha influenzato la quantità delle iscrizioni, dissuadendo probabilmente i candidati meno motivati.
Dalle assegnazioni che avranno luogo nelle prossime settimane è quindi verosimile aspettarsi una riduzione delle rinunce e una conseguente riduzione del numero di scorrimenti”. 

"Ecco la prova che le prove ad aprile sono dannose”. E’ quanto denunciano la Rete degli studenti e l’Udu che questa mattina hanno fatto un blitz davanti al ministero dell’Istruzione, in cui sono stati lasciati i volti di tutti gli studenti danneggiati dal test di ingresso che hanno aderito alla fotopetizione “#stopaltest Io ci Metto la Faccia”.


“Questi punteggi - ha detto Alberto Irone, portavoce della Rete degli Studenti Medi - sono la prova tangibile che l’anticipazione del test ad aprile è stato un danno tutto a carico degli studenti. Ci chiediamo quale sia stato il senso di mettere un concorso pubblico in un periodo in cui le scuole superiori e soprattutto i programmi ministeriali non sono stati completati, trovando poi domande nel test relative a questi argomenti non ancora trattati. Questa e’ l’ennesima dimostrazione che il numero chiuso ed il test sono dei sistemi che non funzionano, che devono essere totalmente ripensati e cambiati alla radice. Per questo il 23 aprile saremo nelle piazze di Italia e chiediamo al Ministro Giannini un tavolo tecnico tra ministero e studenti per ripensare l’accesso all’università”.


Secondo Gianluca Scuccimarra, coordinatore Unione degli Universitari, “dopo le prime dichiarazioni della Ministro Giannini in merito al suo programma in materia di università e scuola in cui diceva che non avrebbe tagliato fondi, è di ieri la notizia del taglio di 30mln di euro per il 2014 all’università e di 45 mln per gli anni successivi. Gli studenti che si immatricoleranno nell’anno 2015/16 si troveranno a studiare in università ulteriormente sottofinanziate e messa sul lastrico. Per mantenere gli standard della qualità della didattica la strada giusta non è sicuramente bloccarne l’accesso in entrata né, soprattutto, tagliare ulteriormente fondi ad un sistema gia’ messo sul lastrico. Il 23 aprile nelle piazze porteremo anche questa denuncia, non siamo piu’ disposti ad accettare che l’universita’ non sia garantita a tutti gli studenti”.