VIVIANA PONCHIA

SAPERE che i futuri medici diventano matricole con i voti più bassi, cioè che sono più rintronati rispetto al passato, vi fa sentire depressi? Sapere che 6 studenti di Bari rientrano nelle prime cento posizioni e che proprio a Bari era stato trovato un plico sospetto vi rende a vostra volta sospettosi?
Eravate al corrente del fatto che la notte scorsa tanti giovani italiani non hanno dormito in attesa dei risultati del test e che gli stessi italiani domani predicheranno che lo stress fa male? Vi turba l’idea che chi è passato e da oggi si fa chiamare Napoleone un giorno potrebbe prescrivere a voi una vacanza all’isola d’Elba? Siete andati a leggere qualcosa su Noam Chomsky, la bestia nera delle domande di cultura generale, o volete proprio perdere l’occasione di umiliare il vostro dottore? Cosa rispondete a Elisa che si scandalizza perché qualcuno entra con 34 mentre lei (faccina disperata) ai suoi tempi è rimasta fuori con 40? Questi numeri vi dicono qualcosa o suonano a vuoto? Rispondete alla prossima senza arrabbiarvi, tanto una risposta non c’è: perché non giudicare i risultati scolastici dalla prima elementare alla laurea con voti da uno a dieci, o da uno a cento o come vi pare, però uguali per tutti e da tutti comprensibili?

PERCHÉ una volta uscire con 60 alla Maturità era il massimo e adesso è una sufficienza imbarazzante? Perché discriminare così le generazioni? Perché gli esami non finiscono mai e anzi iniziano prima di tutto il resto e nelle versioni più sofisticate si mettono davanti all’esame dal cui esito dipende la loro liceità? E che cosa ne faremo della creatura paradossale che di sicuro sta prendendo forma da qualche parte, l’eccentrico che ha passato il test d’ingresso all’università ma resta bocciato alla Maturità o non viene nemmeno ammesso perché da stasera per la contentezza si mette a bere e smette di studiare? Perché i posti disponibili tra Medicina e Odontoiatria sono 10.551? Chi c’è dietro questa macchina infernale che ci irrita e ci confonde e spara cifre troppo precise o numeri a casaccio? Un bravo medico di base entrato all’università con 45 saprà curare i punti interrogativi o tanto per cambiare dovremo andare dallo specialista?