CESANO MADERNO (Monza e Brianza), 24 aprile 2014 - CHIUSO per anni, poi utilizzato sporadicamente, quindi di nuovo lasciato all’abbandono, potrebbe essere finalmente all’orizzonte una soluzione per dare un futuro allo ‘Ziggurat’ di Cesano Maderno. L’edificio, dalla curiosa forma degli antichissimi monumenti funebri dei Sumeri della Mesopotamia, un po’ come le piramidi egizie ma senza la punta, fu realizzato a seguito della convenzione per la zona artigianale di via Manzoni nel 1993, per essere completato circa cinque anni dopo.
La convenzione firmata allora prevedeva l’obbligo da parte del Comune di concedere in uso gratuito la struttura per 20 giorni all’anno alla stessa società privata che l’ha realizzata e questo aveva reso particolarmente complicata la ricerca di un soggetto che volesse prendersi in gestione l’immobile.
Ne nacque un contenzioso tra il Comune e la società privata, che si trascinò per quasi dieci anni: solo nel 2004 l’amministrazione comunale riuscì ad avere a disposizione completamente il grande complesso espositivo, disposto su tre piani per una superficie complessiva di circa 1500 metri quadri, con locale archivio-magazzino, ascensori, montacarichi, servizi igienici, scale, camminamenti esterni e impianti. Insomma, sulla carta un luogo perfetto per ospitare piccole e medie fiere di settore, mostre, eventi o altre iniziative, potendo contare anche su una posizione strategica, a ridosso della Milano-Meda non troppo distante dalla Valassina.

NEL 2004, a seguito di un bando, venne finalmente firmata una convenzione della durata di sei anni, con l’Associazione sviluppo e commercio che si impegnò a organizzare un minimo di 8 eventi all’anno, finalizzati «alla promozione economica del territorio» versando alle casse comunali un affitto di 73mila euro all’anno. In effetti, durante quel periodo, vennero organizzati diversi eventi, tra cui ‘Sposarsi’, dedicato alle cerimonie di nozze, il salone dell’orientamento per le scuole superiori e appassionanti tornei di flipper. Ma l’interesse per gli operatori andò affievolendosi e allo scadere del termine la convenzione non fu rinnovata, tanto che nel 2010 il Comune tentò per la prima volta di vendere l’immobile ma nessuno si fece avanti: la base d’asta era di un milione e 60mila euro.
Nel 2012 fu l’allora commissario straordinario del Comune di Cesano Maderno a inserire lo ‘Ziggurat’ nel Piano delle alienazioni e di valorizzazione del patrimonio immobiliare. In quell’occasione, l’edificio viene iscritto con un valore di 1.712.237 euro, con valore catastale dichiarato di 2.689.707 euro. Ora ci sarebbe una manifestazione di interesse da parte di alcuni privati e proprio per questo motivo nelle ultime settimane sono state effettuate delle verifiche da parte dell’Arpa sui campi elettromagnetici generati dalle linee aeree dell’alta tensione che scorrono nelle vicinanze.