Napoli, 3 maggio 2014 - Una maglietta con le scritte 'Speziale libero' davanti e 'Libertà per gli ultras' sul retro e il potere di far giocare la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina all’Olimpico di Roma. E' Gennaro De Tommaso, il capo-tifoso della curva A del San Paolo di Napoli che ha parlato con dirigenti e forze dell’ordine prima di dare l’assenso all’inizio della gara dell’Olimpico.

Conosciuto nel mondo della tifoseria come 'Genny ‘a carogna', seduto su una grata della curva Nord, il capo ultrà ha partecipato alla convulsa trattativa che ha preceduto l’inizio dell’incontro, ritardato di 45’ dopo che la curva del Napoli, preoccupata per le notizie allarmanti sui tre tifosi partenopei feriti, sembrava contraria a che si iniziasse a giocare. E’ stato lui, riconoscibile per un vistoso tatuaggio su tutto il braccio destro, che ha parlato col capitano del Napoli Hamsik, scendendo sul campo di gioco; ed è stato ancora lui, con ampi gesti, prima a chiedere il ritorno della calma in curva da cui erano state lanciate alcune bombe carta, e poi a dare l’assenso all’inizio della partita quando i funzionari delle forze dell’ordine sono andati sotto gli spalti per comunicare la decisione di giocare.

Secondo quanto si apprende da fonti investigative, sarebbe figlio di Ciro De Tommaso, ritenuto affiliato al clan camorristico del Rione Sanità dei Misso. La sua leadership nella curva è nota da tempo: dapprima come capo del gruppo dei ‘Mastiffs’, e successivamente alla guida dell’intera curva A del San Paolo.

I fotografi e le telecamere lo hanno immortalato ed è subito balzata agli occhi la scritta 'Speziale libero' sulla t-shirt. Antonino Speziale è l’ultrà del Catania che sta scontando otto anni per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, avvenuto il 2 febbraio del 2007 durante i disordini che scoppiarono allo stadio Massimino di Catania in occasione di un derby col Palermo.