Roma, 15 maggio 2015 - La Camera ha concesso l’autorizzazione all’arresto del deputato del Pd Francantonio Genovese. I voti a favore sono stati 371, 39 i contrari (tra questi anche 6 del Pd), 13 astenuti (1 dem). In Aula c'è stato un silenzio glaciale quando sono comparsi sul tabellone i risultati della votazione a scrutinio palese, nessuno ha commentato o proferito parola, nè applaudito.

Un silenzio composto anche dai banchi del Movimento 5 stelle, che, questa mattina, si erano invece resi protagonisti dell'ennesimo scontro con il Pd con tanto di cartelli anti-Boldrini e gesto delle manette (FOTO).

GENOVESE SI COSTITUISCE - E questa sera, poco dopo le 21, il politico del Pd ha fatto il suo ingresso nel carcere Gazzi di Messina, sua città di residenza e dove ha atteso l'esito della votazione. Il parlamentare aveva annunciato l’intenzione di costituirsi se la Camera avesse approvato la richiesta d’arresto. Prima di recarsi nella casa circondariale è stato nella sua abitazione per salutare la famiglia, insieme al legale e a un dirigente di polizia.

GRILLO - La notizia del via libera all'arresto fa esultare Beppe Grillo. "Vinciamonoi! Li mandiamo a casa a uno a uno! Ora il deputato del Pd può essere arrestato! Fuori Genovese dal Parlamento", scrive il leader del M5S su Facebook. Quindi sul suo blog: "La Camera ha votato per l’arresto di Genovese! Grazie a tutti coloro che insieme al M5S hanno fatto pressione sul Pd facendo sentire la propria voce in Rete e su Twitter con #FuoriGenovese. Vinciamo noi".

BERLUSCONI - "I nostri deputati hanno votato contro l’arresto" di Francantonio Genovese, ha invece commentato Silvio Berlusconi. "Noi siamo garantisti sempre e comunque", ha detto il leader di Forza Italia.

RENZI - Il prsidente del consiglio Matteo Renzi ha affidato il suo commento sulla vicenda a Twitter.

 

 

LA GIORNATA POLITICA - Lo scontro si è accentuato quando il deputato democratico Ettore Rosato aveva chiesto la sospensione dei lavori per procedere a una conferenza dei capigruppo per inserire il decreto casa nel calendario. Per i 5 stelle, però, questo era solo un tentativo di rinviare il voto sull’arresto del deputato Francantonio Genovese. “Possiamo tranquillamente procedere con l’ordine dei lavori previsto - ha detto Giuseppe Brescia - e fare la conferenza dei capigruppo quando avremo terminato l’atto su Genovese anche perché il decreto casa è appena arrivato alla Camera non è stato ancora discusso dalle commissioni”. Alla fine però la sospensione 'passa' con 154 voti di differenza.

LA PROPOSTA PD - Nel corso della capogruppo è emersa la proposta del Pd, pare 'suggerita' da Renzi in persona. Se tutti i gruppi fossero stati d’accordo per il voto palese e nessuno avesse chiesto il voto segreto sulla richiesta di arresto, il Pd sarebbe stato favorevole a votare già oggi in aula. Cosa che è appunto avvenuta.

L'INCHIESTA - La richiesta d'arresto depositata alla Camera dal Gip di Messina Gianni De Marco risale al marzo scorso. Le accuse per Genovese sono associazione per delinquere finalizzata alla frode sui corsi di formazione professionale, il peculato, riciclaggio e la frode fiscale. L’inchiesta, battezzata ‘Corsi d’oro’, ruota intorno ai finanziamenti per la formazione professionale regionale per il periodo compreso tra il 2007 e il 2013. Le indagini della Guardia di Finanza evidenziano un complesso ingranaggio attraverso cui venivano "gonfiati" i prezzi delle prestazioni di servizio o degli acquisti di beni necessari per l'attività degli enti.