Roma, 23 maggio 2014 - Per contrastare l’influenza della mafia sugli affari "è indispensabile il coinvolgimento delle forze sane della società e, in specie, delle giovani generazioni". E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio al presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Maria Falcone, in coincidenza del 22esimo anniversario della stragi di Capaci. "L’esempio di dirittura morale e di impegno coraggioso fino all’estremo sacrificio di Falcone - sottolinea Napolitano - è stato e continua a essere fondamentale stimolo a resistere alle intimidazioni della mafia e a diffondere una rinnovata fiducia nello Stato di diritto". "#23maggio pensando a Vito, Rocco, Antonio. A Francesca", è invece il tweet del premier Matteo Renzi: "A lui, Giovanni, che educava noi studenti a combattere la mafia. #ionondimentico".

Oggi a Palermo è approdata "la nave della legalità", a bordo della quale - nella notte - si è svolto un incontro con gli studenti. "Il nostro compito, quello di chi insegna e di chi coordina, è combattere il grande alleato della mafia che è l’ignoranza", ha ricordato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. "Sarebbe interessante, insieme a iniziative come questa, istituire nelle scuole l’ora di legalità o rafforzare quella di educazione civica", ha sottolineato Rosy Bindi, presidente della Commissione antimafia, mentre il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti ha ricordato come “sul terreno della corruzione si consumano rapporti sempre piu’ stretti tra la mafia e le organizzazioni di malaffare".

In mattinata, all’arrivo nell’aula bunker dell’Ucciardone, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha detto di ritenere che "anche questo momento serva a dire che lo Stato c’è, che deve fare la sua parte fino in fondo". Per il guardasigilli, Andrea Orlando, "lo Stato democratico ha interesse a trovare la verità intera anche sulla stagione delle stragi. Continueremo a tenere alta la guardia”. “Il futuro del contrasto alle mafie dipende dall’impegno della politica", ha ribadito il presidente del Senato, Piero Grasso: "Dobbiamo pensare e agire strategicamente e chiudere per sempre la stagione dell’emergenza".

Nel primo pomeriggio il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha deposto corone d’alloro sulla stele che a Capaci ricorda la strage. "Bisogna accendere la luce su ogni angolo buio rimasto sulle stragi - ha detto -. Gli investigatori, gli inquirenti, le forze dell’ordine e i magistrati hanno acceso tante luci. Se ci sono, come ci sono, angoli bui, anche quelli vanno illuminati". Un pensiero particolare anche agli uomini della scorta che morirono con il magistrato e sua moglie, gli eroi più umili, spesso dimenticati, che rappresentano l’Italia migliore?.