Roma, 21 giugno 2014 - Nel giorno del 240° compleanno, solo parzialmente rovinato dalle recenti vicende giudiziarie di alcune figure apicali, la Guardia di finanza snocciola numeri e primati dei primi 5 mesi dell'anno, da gennaio a maggio 2014. Dati davvero impressionanti che testimoniano un impoegno severissimo: oltre 10 miliardi di evasione fiscale internazionale recuperati a tassazione; frodi, truffe e sprechi di denaro pubblico per 2,1 miliardi; appalti irregolari per 1,1 miliardi; 1.435 responsabili di reati contro la P.A; 3.070 evasori totali beccati. Solo per le frodi carosello, realizzate attraverso 'scatole vuote' create per emettere fatture false, sono stati denunciati 193 responsabili e scoperta un'evasione dell'Iva di oltre 235 milioni. Sono invece 460 i milioni di euro sequestrati agli evasori fiscali. Quanto ai controlli sugli scontrini e le ricevute, i dati del 2014 sono in linea con quelli dell'anno precedente: su 163.280 controlli effettuati, sono state riscontrate irregolarità nel 32,5% dei casi.

SPESA PUBBLICA - L'altro fronte su cui si è concentrata l'attività della Gdf è di lotta agli illeciti nella spesa pubblica. Negli oltre 10.500 interventi eseguiti, sono state scoperte frodi allo Stato e all'Ue per 550 milioni, con sequestri per 195 milioni. Il danno erariale segnalato alla Corte dei Conti per cattiva gestione del denaro pubblico ammonta invece a 1,6 miliardi. Quanto ai reati contro la pubblica amministrazione, il Corpo ha denunciato 1.435 persone, 126 delle quali arrestate, mentre per quanto riguarda gli appalti pubblici, sono state individuate procedure di affidamento viziate da irregolarità per oltre 1,1 miliardi, denunciate 374 persone e arrestate 34. Infine, per quanto riguarda l'aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata, il valore dei beni sequestrati ammonta a 2,4 miliardi e a 413 milioni il valore di quelli confiscati.

LA DICHIARAZIONE - Il governo punta "a rendere più equo l'onere del prelievo fiscale" e "contenere l'elevata pressione fiscale che è ostacolo a ritmi di crescita in linea con i partner internazionale" ha detto il ministro Piercarlo Padoan alla festa dei abschi verdi. Padoan ha poi aggiunto: "Bisogna tenere conto delle difficoltà dei contribuenti onesti. Un fisco equamente distribuito consentirà di affrontare meglio questo momento".