Roma, 24 giugno 2014 - Blitz del Ros e dei carabinieri di Roma e Reggio Calabria contro la cosca Molè della ‘ndrangheta: 54 ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite in diverse regioni italiane. I militari hanno anche sequestrato beni e quote societarie per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro. I reati contestati sono associazione mafiosa, traffico di armi e stupefacenti ed intestazione fittizia di beni.

Al centro delle indagini del Ros, coordinate dalla Procura di Reggio Calabria e dalla Direzione distrettuale antimafia, le attività illecite di quella che viene considerata una delle più potenti cosche di ‘ndrangheta, con diramazioni in tutta Italia e all’estero. Gli accertamenti, in particolare, hanno documentato i consistenti interessi della cosca in diverse iniziative imprenditoriali e commerciali in Calabria, Lazio e Umbria, oltre alla gestione di ampi settori della distribuzione delle slot machine su tutto il territorio nazionale. Verificati anche rilevanti traffici di armi dai paesi dell’est europeo e l’importazione di ingenti carichi di stupefacenti dal nord Africa.

Tra gli arrestati ci sono anche le nuove leve della cosca Molè: due ventenni, rampolli della famiglia. Le manette sono scattate anche per gli armieri della cosca e, tra le maglie del Ros, sono finiti anche alcuni affiliati ritenuti "importanti".

ALFANO - Soddisfatto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Grazie al lavoro straordinario dell’Arma dei carabinieri e della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, oggi la Squadra-Stato ha inferto un altro duro colpo alla criminalità organizzata", ha detto il titolare del Viminale congratulandosi con il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Leonardo Gallitelli.