Genova, 22 gennaio 2011- Laurea honoris causa a Roberto Saviano per la lotta contro la criminalità organizzata. Questa mattina lo scrittore ha ricevuto la laurea ad honorem in giurisprudenza all'Università di Genova "per l'importante contributo prestato, attraverso la sua coraggiosa attivià di giornalista e di scrittore, alla lotta contro la criminalità organizzata ed alla difesa nel nostro Paese del principio di legalità, asse portante dello Stato costituzionale e democratico di diritto". La cerimonia è avvenuta in occasione dell'inagurazione dell'anno accademico dell'ateneo genovese.

 ''Abbiamo deciso di attribuire la laurea honoris causa a Saviano - spiega il rettore Giacomo Deferrari - perché in questo modo abbiamo inteso difenderlo''. ''Posso dire che in questo momento - ha detto il rettore - abbiamo avuto coraggio. Saviano chiarisce problematiche difficili, bisogna difenderlo''.

Saviano, leggendo la sua lectio magistralis 'Il racconto del potere criminale come affermazione del diritto', ha spiegato che "raccontare significa fare valere tutte le declinazioni del diritto", per questo gruppi criminali potenti mettono in conto il pericolo del carcere ma non tollerano l'attenzione nazionale e internazionale. Anche la laudatio pronunciata dal professor Paolo Pisa ha sottolineato l'importanza del "fronte culturale" nella lotta contro la criminalità organizzata.

"Uno degli atteggiamenti più pericolosi - ha detto Pisa - è quello della polemica di chi vuole esaltare 'l'anticamorra del fare' contro 'l'anticamorra delle chiacchiere'. Per comprendere quanto la criminalità organizzata tema le chiacchiere, la forza della parola, è utile rileggere le belle pagine che Roberto Saviano ha dedicato nel libro a don Giuseppe Diana, ucciso nel 1984: il sistema camorra è un potere che non coinvolge soltanto i corpi, ma pretende di artigliare anche le anime".

Saviano ha concluso la sua lectio magistralis con la dedica ai magistrati milanesi che indagano sul caso Ruby-Berlusconi tra le lacrime. ''Dedico questa mia laurea - ha detto - ai magistrati Boccassini, Sangermano e Forno che stanno vivendo momenti difficili solo per aver fatto il loro mestiere di giustizia''. Lo scrittore è stato a lungo applaudito dalla platea di studenti e docenti universitari, che al termine del suo intervento gli hanno tributato anche una standing ovation. Alla cerimonia era presente il senatore Pd, Ignazio Marino.

MARINA BERLUSCONI - "Il 'mestiere di giustizia', come lo chiama Saviano, e coloro che sono chiamati ad esercitarlo non dovrebbero avere nulla a che vedere con la persecuzione personale e il fondamentalismo politico che questa vicenda mette invece tristemente, e con spudorata evidenza, sotto gli occhi di tutti". Così il presidente di Fininvest e Mondadori, Marina Berlusconi, commenta le affermazioni fatte oggi a Genova.

"Mi fa letteralmente orrore che una persona come Roberto Saviano, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della libertà, della dignità delle persone e della legalità sia arrivata a calpestare e di conseguenza a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi".

PARTITO DEMOCRATICO - Le parole di Marina Berlusconi "sconcertano e addolorano". Lo ha affermato il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando, leggendo nell’intervento della figlia del premier un tentativo sia pure involontario di delegittimazione della magistratura per il caso Ruby. "Saviano - ha sottolieneato Orlando, presente oggi a Genova con lo scrittore- ha spiegato come la macchina del fango possa svolgere una funzione intimidatoria nei confronti di tutti coloro che hanno il compito di raccontare e di contrastare il crimine e come questo meccanismo rischi di intaccare la qualità della nostra democrazia. Infatti chi è chiamato di fronte a pesanti responsabilità non risponde di esse ma cerca di delegittimare chi ha il compito istituzionale o civile di denunciarle”.

"E` in quest`ottica - ha proseguito Orlando- che Roberto Saviano ha dedicato la sua laurea ai pm di Milano quotidianamente sottoposti, da chi dispone di una potenza di fuoco mediatica senza eguali, ad attacchi e tentativi di delegittimazione non basati su fatti oggettivi ma su allusioni, accuse di faziosità o di incapacità professionali. Marina Berlusconi con la sua dichiarazione ha purtroppo puntualmente riproposto questo schema provandone, involontariamente, la fondatezza".

IL PDL - Plauso dal Popolo della Libertà, invece, per la presa di posizione del presidente di Mondadori. "Saviano - dice il portavoce del Pdl Daniele Capezzone - è diventato un’icona conformismo manettaro. Marina Berlusconi ha trovato le parole giuste. Io non avevo e non ho alcun pregiudizio contro Roberto Saviano, e anzi nei mesi scorsi avevo trovato sciocche alcune polemiche nei suoi confronti scatenate meccanicamente da esponenti di centrodestra. Pensavo (o forse mi illudevo) che, nel suo percorso intellettuale e civile, Saviano volesse riservarsi il gusto dell’imprevedibilità, di una contraddizione vitale e inattesa, della non omologazione. E invece arrivano le sue parole di oggi, che addolorano. Saviano si candida così ad essere icona di un conformismo manettaro, che Marina Berlusconi ha trovato le parole giuste per definire e commentare. Peccato: altro che nuovo Pasolini, qui non si va oltre il livello di Leoluca Orlando”.

SGARBI - Duro commento di Vittorio Sgarbi alla dedica dell'autore di Gomorra al pool di pm milanesi. "In un clima di conformismo e di assoluta violazione delle libertà individuali, il facile attacco a Berlusconi, dimenticando conquiste legate ai nomi di De Sade, Oscar Wilde, Pasolini, Sartre, Rimbaud e Verlaine, evidentemente poco letti da Saviano, ha determinato una comoda, opportunistica, ridicola, decisione di Saviano: dedicare la laurea honoris causa attribuitagli per moda e per compiacenza ai magistrati di Milano che hanno aperto la più straordinaria inchiesta contro la libertà sessuale, indifferenti a chiunque sia stato con Ruby pagandola e interessati solo a Berlusconi".  "Non si chiede Saviano - prosegue - perché nell'obbligatorietà dell'azione penale i magistrati non si interessano degli altri 'clienti' di Ruby non difficili da individuare con i metodi di indagine adottati nei confronti del premier senza alcuna denuncia di parte e per il resto abusivi che riguardano le libertà individuali celebrate in un altro libro che è 'Moll Flanders' di Defoe? Il conformismo dominante determina l'attribuzione di lauree honoris causa perché esse possono essere usate strumentalmente. Forse sarebbe meglio darle a chi conosce la letteratura e non trasforma istinti e desideri in crimini".

"E voglio aggiungere - conclude Sgarbi - che nella denuncia degli interessi mafiosi in Sicilia e in Puglia legati alla colossale truffa dell'eolico che comporta anche una distruzione del Paesaggi contro l'articolo 9 della Costituzione non ho mai visto Saviano scaldarsi nonostante le mie sollecitazioni come nel sostegno alla battaglia dei magistrati di Milano. Io per avere bloccato tutti gli impianti eolici e fotovoltaici a Salemi sono stato pesantemente minacciato. Ma Saviano non ha aperto bocca. Capisco stabilire la natura dei rapporti tra Ruby e il premier è una impresa più importante che combattere la mafia del vento. Per preoccuparsi della Boccassini e di Ruby Saviano ha la scorta, per combattere Matteo Messina Denaro e i suoi affari a me l'hanno tolta".

 

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