Roma, 19 agosto 2011 - UFO, CHE PASSIONE. Estiva soprattutto: come i gelati, quanto le gite fuori porta, code annesse, immancabili come la tintarella, i ‘vu’cumprà’ e i venditori in spiaggia di noci di cocco. Sembrano fare rima con l’estate, insomma, questi avvistamenti di oggetti strani svolazzanti nel nostro cielo che appassionano studiosi di tutto il mondo, muovono colossali interessi sul web e naturalmente mettono in ansia una bella fetta della popolazione del mondo. E ovviamente più puntuali delle ferrovie svizzere anche quest’anno proprio nel periodo estivo le manifestazioni Ufo sembrano avere intensificato la propria attività non solo nel nostro paese. Se partiamo da una formazione di luci non meglio identificabili in formazione triangolare a illuminare la notte di Copenaghen lo scorso tre luglio, non possiamo ignorare una specie di sigaro luminoso apparso nel Texas, a Lufos, lo scorso 26 luglio, seguito da un altro sempre nello stesso stato americano, ma stavolta a Sant’Antonio, a due giorni di distanza. E sempre il 28 appare nei cieli di Mosca una forma tondeggiante, simile a una piccola luna, molto simile alla sfera luminosa che nell’aprile scorso si era fatta ammirare in mezza Italia, con soste prolungate a Venezia e in Toscana. Avvistamenti recenti di Ufo (Unidentified Flying Objects) anche a Gioia del Colle, Massa Carrara e a Pordenone dove un astronomo ne ha registrato il passaggio. Ma accanto all’apparizione dei dischi volanti esiste anche il non meno inquietante fenomeno dell’abduction, termine con il quale si indica il rapimento di esseri umani da parte di alieni. Uno dei sostenitori di questa teoria propugnata quasi alla stregua di verità inoppugnabile è il professor Corrado Malanga dell’università di Pisa, chimico e studioso di lungo corso di fenomenologia ufologica. La tesi di Malanga è che gli alieni non sarebbero affatto nostri amici ma arriverebbero a rapirci per portare a compimento un programma di vampirismo psichico e vitale a loro totale vantaggio. Esce intanto proprio in questi giorni per Oscar Mondadori “Luci nel Cielo – Italia e Ufo, le prove che il duce sapeva”, un libro scritto a quattro mani da Alfredo Lissoni e Roberto Pinotti, un o dei massimi esperti italiani di ufologia per la sua intensa attività di ricercatore e per aver pubblicato un gran numero di saggi tradotti in varie lingue.
Pinotti, credulità e scetticismo sembrano contendersi il primato, eppure non sembrano i migliori metodi di indagine …
«Infatti non lo sono. Non è questione di credere. Si crede in Dio, in una filosofia, in un ideale. In ufologia c’è solo da constatare scientificamente e concretamente i dati. E in tal caso l’evidenza parla da sola al di là di ogni preconcetto».
Si può osservare una diminuzione o un incremento dei fenomeni di avvistamento?
«E’ in atto un intensificarsi dei fenomeni di cui informano puntualmente e sempre meglio i canali della nuova e libera informazione rappresentata da internet. L’anno scorso la rete ha registrato oltre duemila segnalazioni solo in Italia. Il competente Ente statale che in Italia segue istituzionalmente gli Ufo dal 1979, il Rgs (Reparto Generale Sicurezza) dell’Aeronautica Militare, solo poco più di una ventina».
Esistono gli alieni?
«Ovviamente. Lo dice su base statistica la scienza dato che solo nella nostra galassia si calcola che vi siano non meno di 150.000 “gemelli” del pianeta Terra. Tesi sostenuta del resto anche dalla Fede».
E la possibilità che ci abbiano in qualche modo inseminati?...
«Un’ipotesi legittima: la stessa scienza è oggi incline a credere che la vita sia giunta dallo spazio sulla Terra, mediante meteoriti e comete. Se in un lontano passato esseri extraterrestri hanno visitato la Terra, potrebbero avere interagito con l’evoluzione della vita sul nostro pianeta…
Secondo lei sono una speranza o una minaccia?
«L’umanità è oggi più che mai dominata da violenza, sopraffazione e sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Un contatto con gli alieni non peggiorerebbe certo la situazione. Anzi, forse sarebbe catartico. Gli extraterrestri sono dunque una speranza. Chi li considera una minaccia fa soltanto pessimo terrorismo».