Roma, 30 settembre 2011 - Da una parte lo Zingarelli cede alla lingua parlata, e inserisce termini dialettali o neologismi ormai di uso corrente (tipico esempio dei tempi che corrono è "velinismo"), ma dall'altra lancia un accorato appello per salvare 2900 parole in via di estinzione, bellissime ma poco usate.

Secondo il più noto dizionario, che esce in versione 2012 molto rinnovato, l'Italia è sempre più afflitta dal ‘’velinismo’’, circondata da "fighettismo’’, dove si continua a ‘’sversare" liquami, a ‘’rippare’’ dvd e a fare i conti con il ‘’milleproroghe’’, che magari qualcuno potrebbe definire ‘’scrausa’’. In tutto le parole nuove sono ben 1500 e mirano a rispecchiare cambiamenti, le mode e l’evoluzione del costume italiano.

Cosi’ l’Italia di oggi è quella che si divide sul ‘’biotestamento’’, che teme il movimento ‘’sadrista’’ (legato al fondamentalismo islamico e diffuso specie in Iraq) e in cui si fanno le campagne ‘’anti-velo’’.
Un Paese dove il ‘’digital divide’’ (divario digitale) e’ ancora ampio ma si ragiona sulla ‘’glocalizzazione’’.

Il vocabolario continua a registrare l’abitudine di parlare diplomatichese, didattichese, giovanilese e politichese, tanto che viene definitivamente accolto il ‘’celodurismo’’ del leader leghista Umberto Bossi. Dalla moda arriva la nuova tendenza ad indossano i ‘’cuissardes’’ (gli stivali con gambale a mezza coscia) da parte delle donne. Il benessere e’ presente tra le new entries linguistiche con la pratica del ‘’cardiofitness’’, della ‘’fit boxe’’ e con il ‘’bosu’’ (nuovo attrezzo ginnico), magari ‘’eternizzare’’ se stesso o, per lo meno, fare il ‘’sirenetto’’ al mare nel caso degli uomini.

Il nuovo Zingarelli insomma è parecchio più corposo: ora il totale delle voci del vocabolario arriva a 143mila, con 377mila significati, 44mila locuzioni, 72mila etimologie. Nel l’opera sono presenti 11600 citazioni letterarie, 1000 schede di sfumature di significato e la segnalazione di 2900 parole da salvare perche’ a rischio estinzione, dato che ormai sono scarsamente usate: e’ il caso di ‘’seccatasche’’, per dire seccatore, ‘’panicolaio’’, per indicare un miscuglio confuso, e ‘’guardiavia’’, un calco dall’inglese guard rail coniato negli anni Sessanta ma che non ha avuto il successo sperato.