Acqui Terme, 27 settembre 2012 - Sono Giancarlo Mazzuca, Mauro Mazza, Giuseppe Vacca, Giovanni Tassani, i vincitori della 45a edizione del Premio Acqui Storia. Bruno Vespa, Carlo Verdone, Maria Gabriella di Savoia, Paola Pitagora Testimoni del Tempo. A Valerio Massimo Manfredi il Premio La Storia in TV. A Mario Cervi il Premio alla Carriera con la Medaglia Presidente della Repubblica. Le giurie del Premio Acqui Storia hanno designato appunto i vincitori della 45° edizione del Premio. Sabato 20 ottobre alle ore 18 al Teatro Ariston di Acqui Terme si terrà la cerimonia di premiazione condotta condotta da Elisa Isoardi e Franco Di Mare e sarà il culmine di un intenso programma di eventi, iniziati nella mattinata. Sul palco, oltre alla presenza dei vincitori delle tre sezioni, le personalità insignite dei premi speciali “Testimone del Tempo”, “La Storia in TV”, Medaglia Presidente della Repubblica.

 

Il Premio Acqui Storia, nato nel 1969 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943, è divenuto in questi ultimi anni uno dei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia e del romanzo storico, ottenendo una grande visibilità internazionale e un importante rilancio scientifico e culturale. Il profilo dei vincitori.

Mauro Mazza, dal 2009 direttore di RAI 1, dopo aver guidato per sette anni il Tg2, con il volume L’albero del mondo, Fazi Editore, si aggiudica i 6500 euro del Premio nella sezione dedicata al romanzo storico.

Giovanni Tassani è autore di vari studi e libri di storia italiana tra cui quelli su Dossetti, De Gasperi, Scelba e Moro e di saggi illuminanti ed esaurienti sulla famiglia Paulucci di Calboli. Il volume premiato si colloca all’incrocio di diversi generi storiografici: la biografia, la storia diplomatica, la storia politico-culturale. Ciò come riflesso dei differenti ruoli svolti dall’ambasciatore Paulucci di Calboli in decenni di carriera diplomatica in anni cruciali della storia d’Italia. L’autore ricostruisce con stile brillante e finezza interpretativa l’opera di Paulucci, basandosi su un’ampia ricerca documentaria.

Giuseppe Vacca, storico del pensiero politico, ha dedicato a Gramsci molti studi. Il volume con il quale si aggiudica ex aequo il Premio Acqui Storia è frutto di un lungo e appassionato esame della copiosa letteratura sul tema e di scavo documentario rigoroso, anche su fonti inedite: l’opera esamina la vita e i pensieri (assilli politici e personali compresi) di Antonio Gramsci, con particolare attenzione per il suo ultimo decennio e approda a giudizi equilibrati e a interrogativi acuti sulla meditazione gramsciana. Evidenzia altresì l’isolamento di Gramsci non solo per la carcerazione e la malattia ma anche a causa della Terza Internazione e degli orientamenti di Togliatti.

Giancarlo Mazzuca già direttore de “Il Resto del Carlino”, del “Quotidiano Nazionale” e del “Giorno” è stato inviato speciale al “Corriere della Sera “, vicedirettore a “Fortune” e alla “Voce” di Montanelli, caporedattore del “Giornale”. Insieme a Luciano Foglietta, decano dei giornalisti romagnoli, viene premiato nella sezione storico-divulgativa con il volume Sangue romagnolo. I compagni del Duce, Minerva Edizioni. Non sono i personaggi del libro di Mazzuca e Foglietta a rappresentare la novità del volume. Bombacci è sicuramente il più conosciuto dei tre mentre Nanni ed Arpinati lo sono molto meno: in questo caso vengono analizzati in profondità gli assassinii di Arpinati e Nanni a Malacappa. Sangue Romagnolo analizza nel profondo l’animo e la mentalità di un popolo sanguigno.

L’assegnazione del premio Testimone del Tempo 2012, che rappresenta il momento più prestigioso della manifestazione, vedrà calcare il palco del Teatro Ariston quattro figure di rilievo nel panorama culturale e artistico contemporaneo: Bruno Vespa, Carlo Verdone, Maria Gabriella di Savoia, Paola Pitagora.

“La Storia in TV” 2012 vuole rendere un significativo omaggio alla carriera dello scrittore Valerio Massimo Manfredi che ha insegnato in diversi atenei italiani e stranieri, pubblicando molti articoli, saggi e libri di carattere storico e archeologico, che spaziano dai Greci ai Celti, dalle città morte della Siria agli Etruschi, da Senofonte ad Alessandro Magno. E’ autore di romanzi storici di grande successo, tradotti in varie lingue, fra i quali la trilogia dedicata ad Alèxandros del 1998, nonché L’armata perduta, con cui nel 2008 ha vinto il Premio Bancarella e il romanzo Arachnes che nel 2010 si è affermato al Premio Scanno. Si è occupato di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione.

Il Premio speciale “Alla Carriera”, con la medaglia Presidenziale, assegnata al Premio dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, è stato conferito a Mario Cervi. Dal 1945 cronista, inviato, vicedirettore e direttore delle più prestigiose testate italiane, Mario Cervi ha vissuto in diretta e narrato momenti fondamentali della storia planetaria (la crisi di Suez del 1956, i colpi di Stato dei colonnelli in Grecia e di Augusto Pinochet in Cile…) e di quella italiana, indagata con l’obiettività critica di osservatore disincantato, anche in prospettiva diacronica.