di Letizia Cini

Roma, 1 novembre 2012 - Ma quanto ci piace fotografare. Ma quanto ci piacciono le nuove tecnologie. Il connubio poi, è da disturbo ossessivo compulsivo. Un automatismo: fotografo e metto in rete. Ecco proliferare sul web lolite e ultraquarantenni scosciate, tramonti romantici, piatti appena sfornati, piazze e monumenti. Già, perché fortunatamente anche l’arte trova il suo spazio in questo guazzabuglio multimediale.

La prova è “Wiki Loves Monuments Italia”, concorso organizzato per la prima volta in Italia da Wikimedia (quello internazionale è alla seconda edizione), che ieri in Galleria Alberto Sordi, a Roma, ha premiato i 10 scatti più belli fra gli oltre 8 mila caricati in un mese (tanto è durata l’apertura del bando) dagli 800 partecipanti. Superati i vincoli che non consentono di immortalare i monumenti statali più famosi, grazie a un accordo con il ministero, il risultato è davvero sorprendente. E chi pensava che gli italiani fossero “solo” un popolo di navigatori, santi e poeti, dovrà ricredersi. Italiani, popolo di fotografi. La giuria composta, fra gli altri, dal critico Philippe Daverio, dalla photoeditor di “Marie ClaireEmanuela Mirabelli e dal fotografo Samuele Pellecchia, ha selezionato i 10 clic più belli che parteciperanno al concorso mondiale di Wikimedia (l’associazione che promuove Wikipedia), impalmando i tre vincitori: Nicola D’Orta, Bernardo Marchetti e Andrea Parisi.

"Non credevamo che la prima edizione del concorso (sponsorizzato da Sorgente Group con il supportato dal ministero) riscuotesse un simile successo - confida Emma Tracanella, coordinatrice “Wiki Loves Monuments Italia”. Tanto che è già stato deciso: l’anno prossimo lo rifaremo".

Allora perché tante adesioni?
"Al popolo di internet piace interagire, sappiamo di famiglie cha hanno organizzato fine settimana ad hoc per scattare le foto da inviare on line al concorso".

La regione che ha aderito di più?
"L’Emilia Romagna, ma anche la Val d’Aosta e comuni come Pavia e Asti".

Il risultato?
"Un lavoro di documentazione incredibile, che ha dato vita a una mostra aperta fino al 7 novembre in Galleria Colonna, destinata a girare l’Italia".

“Wiki Loves Monuments” è entrato nel Guinness dei Primati come concorso fotografico più grande del mondo...
"Sì, l’iniziativa si inserisce in un progetto mondiale cui possono accedere unicamente i numeri uno delle edizioni nazionali: l’autore della foto più bella vincerà un viaggio a Hong Kong per partecipare a “Wikimania 2013”, la conferenza annuale di Wikimedia".

Niente Colosseo né David: come mai?
"Occorre l’autorizzazione, le foto sono state scattate in base a un elenco concordato: ma la cosa non ci dispiace, perché è emerso lo splendore della parte meno conosciuta del nostro immenso patrimonio".

Qualche esempio?
"Ci sono tracce della nostra storia magnificamente rappresentate dall’Anfiteatro Campano dell’Antica Capua, si notano la nostra cultura e il nostro amore per il bello nella Galleria Alberto Sordi di Roma, già Galleria Colonna, e si apprezza la creatività nello scatto al Teatro Comunale di Ferrara, perfettamente simmetrico, solo per citare le immagini salite sul podio. Insomma, queste fotografie dicono davvero quanto il Bel Paese sia meritevole di essere tutelato e ricordato attraverso le immagini di Wikipedia".

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