Milano, 23 marzo 2013 - Kate Middleton, icona di stile. Ma non solo per moda e portamento: oggi le donne chiedono di avere anche il ‘suo’ naso, tanto da diventare nel Regno Unito la procedura estetica piu’ richiesta fra la popolazione femminile.

Non meno sensibili sono le italiane: cresce in maniera esponenziale la ‘punta alla Kate’ e il naso con profilo diritto o “aristocratico”, con picchi fino all’80%, a sfavore di nasini alla francese o riduzioni eccessive della gobba. Se ne parlera’ a Milano, a partire da oggi, in occasione della 7th Edition dell’International Biennal Masterclass.

Cambiano cosi’, influenzati dai guru della moda, anche i canoni estetici del naso: dai presupposti di rigidità, imposti dalla Scuola di Dallas (la piu’ importante negli ultimi vent’anni in tema di chirurgia plastica) con punte triangolari, affilate e supportate da innesti strutturali (cartilaginei) prelevati dal setto nasale o dalle costole, si passa a una punta morbida, con contorni meno squadrati e una naturale flessibilita’.

E, con essa, si evolvono anche le tecniche: procedure sempre piu’ mini-invasive, con incisioni limitate, e microinnesti di cartilagine per ricreare un gioco di luci e ombre che renda la punta ‘attraente’. Quasi azzerati i tempi di recupero, da 8 a 10 giorni al massimo per ritornare alla vita sociale, riduzione di traumi, gonfiori e cicatrizzazioni post-operatorie. Limitati i casi di revisione a distanza, circoscritti esclusivamente al 10% degli interventi complessi o ad imprevedibilita’ operatorie. Preferiti dalle donne anche trattamenti estetici non chirurgici di rimodellamento del viso con un incremento pari al 250% del botox, con effetti di ‘subliminal difference’, seguito da filler, laser, microdermoabrasione e peeling chimici.