New York, 17 dicembre 2013  - ‘’Se qualcuno è gay e cerca il Signore in buona fede, chi sono io per giudicare?’’, queste parole di Papa Francesco hanno spinto The Advocate, la più antica rivista della comunità omosessuale Usa, a nominare Bergoglio “La persona dell’anno 2013”.

Il suo volto sorridente campeggia sul numero di dicembre, con la citazione del Pontefice tra virgolette.

Nell’edizione online, The Advocate precisa che la ‘’persona più influente del 2013’’ nella vita del popolo Lbgt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) non è stata scelta tra una personalità che ‘’arriva dal nostro conflitto legale in corso’’, per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, bensì dal ‘’nostro conflitto spirituale’’.

‘’Papa Francesco è il leader di 1,2 miliardi di cattolici in tutto il mondo... Piaccia o meno, ciò che dice fa la differenza’’, si legge nelle motivazioni, in cui si sottolinea anche ‘’il completo cambiamento di retorica di Papa Francesco da quella dei suoi due predecessori’’.

Come Papa, Francesco ‘’non ha ancora detto che la Chiesa cattolica sostiene le unioni civili. Ma ciò che dice sul popolo Lbgt ha già avviato riflessione e costernazione nella sua chiesa’’.