Roma, 8 gennaio 2014 - La più potente eruzione solare da dieci anni a questa parte. Un fenomeno di proporzioni mastodontiche i cui effetti stanno per raggiungere la Terra e potrebbero provocare perturbazioni nelle linee elettriche del nostro pianeta. A lanciare l'allarme sono gli astronomi della Noaa (la National Oceanic and Atmospheric Administration).

Ieri, segnala Greenreport, una grande macchia solare è comparsa sul Sole causando un getto (flare) osservato dal satellite americano Soho. Secondo l'agenzia federale Usa la probabilità che il flare possa causare tempeste geomagnetiche in grado di minacciare il funzionamento di linee elettriche del pianta e soprattutto dei satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra, è pari al 60 per cento.

"I problemi possono sorgere anche per gli equipaggi e i passeggeri dei voli aerei che percorrono le rotte polari", spiega  all'Ansa Marco Masserotti, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Trieste ed esperto di meteorologia dello spazio. "Essendo flussi di particelle ad alta energia, aumenta sensibilmente la dose di radiazioni che si assorbono durante il volo. Le compagnie aeree - prosegue l’esperto - tengono d’occhio questi bollettini e all’occorrenza possono adottare rotte alternative o, in casi estremi, possono anche rinviare le partenze".

La macchia è chiamata dagli scienziati  AR1944 ed è  larga oltre 200mila chilometri. Naso all'insù e mani a pc e tablet. Si aspettano belle aurore boreali, ma non dimentichiamo di salvare i nostri dati digitali. La tempesta magnetica potrebbe spazzarli via in un battito di ciglia.