New York, 24 aprile 2014 - Papa Francesco, l’amministratore delegato di Gm Mary Barra, Beyoncé, Hillary Clinton e la religiosa ugandese Sister Rosemary Nyirumbe, ma neppure un italiano. Sono questi i nomi di punta che il magazine Time ha inserito nella sua lista delle 100 persone più influenti al mondo. La speciale classifica - giunta alla sua 11esima edizione - è divisa in cinque categorie: Titani, Leader, Artisti, Icone e Pionieri.

Il numero speciale sarà in edicola da domani e avrà in copertina una foto della cantante Beyoncé (inserita nella categoria dei Titani e già presente lo scorso anno): nel 2013 il magazine americano aveva messo in prima pagina suo marito, Jay-Z. Altre tre sezioni avranno copertine interne con le immagini di Jason Collins (Pionieri) - il giocatore di basket considerato il primo atleta di una lega professionistica americana a dichiarare la propria omosessualità -, l’attore e fondatore del Sundance Film Festival Robert Redford (Icone) e la manager Mary Barra (Leader).


Inoltre i 100 tributi pubblicati sono scritti da importanti personaggi pubblici: quella del pontefice ad esempio è firmata dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e ancora quella di Hillary Clinton da Malala Yousafzai, la giovane attivista pakistana che ha sfidato i talebani, anch’essa inserita nella lista per il secondo anno consecutivo. Tra i leader più influenti al mondo figurano anche i nomi del fondatore di Amazon Jeff Bezos, del segretario di Stato americano John Kerry (biografia scritta da Hillary Clinton), del presidente di Alibaba Jack Ma, dell’investitore attivista Carl Icahn e anche dalla numero uno della Fed, Janet Yellen.

Time ha scelto tra le persone più influenti di quest’anno il calciatore Cristiano Ronaldo (il tributo è stato scritto da Pelè) e l’attore di “Into Darkness - Star Trek” e di “12 anni schiavo” Benedict Cumberbatch (con biografia scritta da Colin Firth). Il magazine americano dà anche grande risalto alle questioni chiave di politica internazionale inserendo Obama, il presidente dell’Iran Hassan Rohani, il presidente russo Vladimir Putin (tributo scritto dall’ex segretario di Stato Usa, Madeleine Albright). E ancora il cancelliere tedesco Angela Merkel (tributo scritto dall’ex calciatore e allenatore Jürgen Klinsmann), il leader della Corea del Nord Kim Jong Un e il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro.


L’elenco nel complesso incorona 41 donne e 59 uomini e inserisce anche importanti nomi del mondo della tecnologia: oltre al già citato Bezos, compaiono Evan Spiegel e Bobby Murphy, i co-fondatori di Snapchat definiti “il duo dietro la scomparsa delle immagini”. Travis Kalanick, a capo della app Uber, è stato scelto per essere “l’amministratore delegato che ha inventato un nuovo modo di muoversi” in città attraverso le sue auto nere.